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Siria: Ban attacca Assad, nessuno ha fatto più morti
“Tanti gruppi hanno ucciso molti civili in Siria, ma nessuno ne ha uccisi di piu’ del governo siriano, che continua a bombardare quartieri e torturare migliaia di detenuti”: e’ l’attacco del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, al presidente Bashar al Assad, in apertura dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Ban ha quindi lanciato un appello a “tutti quelli che hanno influenza a fermare i combattimenti e dare inizio ai negoziati”. “La transizione politica e’ attesa da tempo, dopo cosi’ tanta violenza, il futuro della Siria non puo’ rimanere nel destino di un solo uomo”, ha avvertito il segretario generale, ribadendo che “non c’e’ soluzione militare alla crisi”.
Intanto il governo siriano smentisce che la sua aviazione abbia colpito il convoglio umanitario dell’Onu e della Mezzaluna rossa siriana (Sarc) nella regione di Aleppo. Lo si apprende da un comunicato dell’agenzia siriana Sana attribuito a una non meglio precisata “fonte militare” che definisce “non corretta” la notizia diffusa da media arabi e internazionali secondo cui raid aerei russi o governativi siriani hanno preso di mira nella notte un convoglio di automezzi con aiuti dell’Onu e della Sarc a sud-ovest di Aleppo. Anche la Russia ha smentito ogni coinvolgimento.
Ma l’Unicef fa sapere che “almeno 10 mezzi del convoglio di aiuti bombardato ieri in Siria trasportavano materiale dell’Unicef, destinati a 270 mila persone di cui la metà bambini”. Lo ha riferito all’ANSA Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia. Ad Aleppo “i bambini sono ormai costretti a mangiare minestre di foglie e carcasse di animali, bevono acqua putrida e si rischia la diffusione di pestilenze come il colera. Sono in migliaia a soffrire di malnutrizione acuta”, ha spiegato. Il materiale comprendeva quindi “kit salvavita, materiali igienici, vaccinazioni, pasticche per la potabilizzazione dell’acqua, aiuti alimentari. Adesso tutto è bloccato e si dovrà ripartire da zero”, ha aggiunto Iacomini.
Croce rossa, non sospendiamo gli aiuti – Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha affermato che continuerà a lavorare per inviare aiuti umanitari alle popolazioni bisognose in Siria. “Non sospendiamo nessuna attività. Continuiamo a lavorare”, ha detto all’ANSA Pawel Krzysiek, portavoce del Cicr a Damasco. Contattato da Beirut, Krzysiek ha smentito le notizie diffuse su alcuni media arabi secondo cui il Cicr avrebbe sospeso l’invio di aiuti, come invece deciso oggi dall’Onu dopo i raid aerei di questa notte contro convogli umanitari nella regione di Aleppo.
Ieri il governo siriano ha proclamato la fine della tregua. Ma il segretario di stato americano, John Kerry, sottolinea: “Il cessate il fuoco in Siria non e’ morto”: lo ha detto ha margine della riunione del Gruppo Internazionale di Supporto sulla Siria (Issg), al Lotte New York Palace. In occasione della riunione, Kerry ha incontrato in un bilaterale il collega russo Serghiei Lavrov. Kerry ha poi definito l’attacco al convoglio Onu una “vergognosa violazione del cessate il fuoco”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA