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Lascia il figlio neonato a Cataniae va a Ragusa per rubare: arrestata

Lascia il figlio neonato a Catania e va a Ragusa per rubare: arrestata

La Polizia di Ragusa ha fermato una rom di 23 anni che era riuscita ad entrare in un appartamento lasciato incustodito dai proprietari

Di Redazione |

Lascia il neonato a Catania e va a Ragusa per rubare nelle abitazioni. Una donna di etnia rom è stata arrestata dalla Polizia di Ragusa. Si tratta di Silvana Bilic, 23 anni, che ha lasciato il proprio figlio, di pochi mesi di vita, al campo rom di Catania per recardi a Catania, insieme ad una complice, con l’intenzione di perpetrare furti negli appartamenti lasciati incustoditi da chi si trova in vacanza. Il colpo non è riuscito grazie all’intervento tempestivo degli agenti delle Volanti di Ragusa che, su segnalazione di un cittadino, hanno bloccato la giovane donna la quale, dopo aver scassinato ed aperto la porta d’ingresso di una abitazione, si accingeva a depredarla di ogni oggetto di valore.

La donna, in compagnia di una complice, ha iniziato a forzare la porta d’ingresso dell’abitazione presa di mira. La scelta della casa non è stata casuale. E’ stata selezionata in quanto vicina ad un’altra abitazione in cui si stavano eseguendo dei lavori di ristrutturazione i cui rumori avrebbero coperto quelli conseguenti alla forzatura della serratura. In un primo momento, infatti, i colpi inferti contro la porta d’ingresso non hanno destato alcun sospetto, ma dopo alcuni minuti, la loro persistenza ha suscitato il dubbio che qualcosa non andava.

Un altro inquilino ha così segnalato l’accaduto al 113 e si è affacciato nel vano scale sorprendendo le giovani donne che, dopo aver divelto la serratura avevano avuto accesso all’abitazione e si apprestavano a ripulirla. Colte sul fatto una delle due è riuscita a scappare mentre l’altra è stata bloccata e immediatamente consegnata al personale delle Volanti giunto in contemporaneasul posto. Dal controllo effettuato all’interno della casa è emerso che il furto era stato sventato e nulla era stato asportato dall’abitazione violata.

I successivi accertamenti hanno permesso di appurare che la donna, seppure così giovane, era da considerare un’esperta del settore, con numerosi colpi in appartamento commessi in molte città italiane, dal nord al sud Italia. Dalla perquisizione personale a cui è stata sottoposta è emerso anche il possesso di una particolare pinzetta artigianalmente manufatta utilizzata per aprire le serrature più complesse. La donna su disposizione del pm di turno Valentina Botti è stata condotta nel carcere di Catania, con l’accusa di tentato furto aggravato in abitazione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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