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Il centrodestra ancora in stallo, per il sindaco di Catania sono ore decisive a Roma

Il centrodestra non ha ancora il nome condiviso: domani nuova riunione del tavolo permanente

Di Francesca Aglieri Rinella |

Catania ombelico del mondo? No. Roma caput mundi. Perché è nella Capitale che si decideranno le sorti del centrodestra etneo in vista delle Amministrative di maggio. E non è una novità. Alla vigilia del vertice regionale (l’ennesimo) del centrodestra, presto si consumerà un passaggio decisivo: l’arrivo alle falde dell’Etna di Giovanni Donzelli, responsabile nazionale di Fratelli d’Italia.

Il centrodestra senza un nome

Il nodo da sciogliere è sempre lo stesso: il profilo e un nome di alto spessore da candidare a sindaco auspicato dal presidente di FdI, Giorgia Meloni, che metta gli alleati d’accordo, senza fare storcere il naso a questo o a quell’altro partito della coalizione. La premier vorrebbe Manlio Messina, ex assessore regionale al Turismo e oggi vice capogruppo vicario di FdI alla Camera. Ma lui, pur pressato dai vertici del partito, preferirebbe restare a Montecitorio.

L’ipotesi candidatura di Sergio Parisi

Ieri, intanto a Roma è volato Sergio Parisi, l’ex assessore comunale allo Sport della giunta guidata dall’ex sindaco Salvo Pogliese, suo amico e main sponsor , sempre in corsa, ma con meno chance, per la candidatura. Così come scendono le quotazioni per l’ex assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza (che non piace alla Lega), su cui punta molto Raffaele Lombardo, anch’egli avvistato nella Capitale.In ballo c’è poi il nome dell’ex primo cittadino, oggi europarlamentare dei Conservatori e Riformisti europei, Raffaele Stancanelli. Tirato fuori forse per mettere più in difficoltà la candidatura della leghista Valeria Sudano che per fare sul serio. L’ex sindaco, che non ne sa nulla, ha però da tempo rotto con un altro big del partito meloniano, il presidente del Senato Ignazio La Russa.Le indecisioni di Fratelli d’Italia, a cui si aggiunge la corsa solitaria e individuale di Pippo Arcidiacono, lasciano comunque aperta la candidatura della leghista Valeria Sudano, sostenuta in toto da Matteo Salvini.

Il tavolo regionale

L’ultima parola spetta – si spera entro la giornata di domani – ai componenti del tavolo regionale. Starà a loro trovare «quel valore della coesione della coalizione, che rimane imprescindibile per le prossime competizioni elettorali», come annunciato appena due settimane fa. Gli altri partiti e il campo progressista hanno già indicato i nomi dei candidati da sostenere, mentre il centrodestra sta ancora a guardare.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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