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Caduta massi dal Monte Pecoraro a Cinisi, minacciate abitazioni: sgombero per 4 famiglie

Una grossa pietra si è staccata dal costone roccioso ed è finita davanti a una villetta. Porblemi anche sull'autostrada Palermo-Mazara

Di Redazione |

Un grosso masso si è staccato dal costone roccioso di Monte Pecoraro a Cinisi ed è finito davanti a una villetta che si trova in via Casimiro Abbate, una lunga strada che costeggia l’autostrada Palermo-Mazara del Vallo. Stanno intervenendo i vigili del fuoco e i volontari della protezione civile. I tecnici stanno valutando se fare sgomberare la villetta e altre costruzioni che si trovano in zona. Si sta procedendo a verificare il rischio di altri crolli.

 Dopo la prima ricognizione sono state sgomberate due villette interessate dalla caduta del grosso masso. Si sta attendendo l’arrivo degli speleologi per verificare le condizioni del costone roccioso di monte Pecoraro e verificare se via sia o meno rischio di altre frane. Nella zona ci sono oltre ai vigili del fuoco anche gli agenti della polizia municipale e i carabinieri.

«La situazione è più grave del previsto – ha etto il sindaco di Cinisi (Pa), Giangiacomo Palazzolo – . Per quattro famiglie scatterà nelle prossime ore un’ordinanza di sgombero. La decisione dopo quanto hanno accertato i vigili del fuoco che sostengono che ci sino altri massi che rischiano di cadere su un fronte di 250 metri dove ci sono quattro villette. Adesso stiamo valutando cosa fare anche perché nei pressi del monte Pecoraro c'è l’autostrada Palermo-Mazara del Vallo. La frana potrebbe interessare anche l’autostrada».

In autostrada c'è stato un tamponamento tra tre auto. «Qualcuno dice che la causa è stata provocata da una pietra che si trovava nella sede stradale – aggiunge il sindaco – Si sta cercando di stabilire se la pietra finita nella carreggiata dell’autostrada sia arrivata dal costone roccioso». Al momento però da sopralluoghi fatti sulla Palermo-Mazara del Vallo i guardrail non sembrano danneggiati.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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