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Mezzojuso, Salvini invia ispettori nel paese del “caso” sorelle Napoli

Di Redazione |

Mezzojuso (Palermo) – Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha deciso di inviare degli ispettori antimafia al comune di Mezzojuso, in provincia di Palermo. A quanto si apprende, il Comune era da tempo sotto la lente del Viminale. La decisione ha subìto un’accelerazione dopo che l’attuale sindaco Salvatore Giardina – durante un’intervista televisiva di Massimo Giletti – ha confermato di aver partecipato nel 2006 alla tumulazione del boss mafioso don Cola. All’epoca l’attuale sindaco era assessore.

Giletti segue da mese, con la sua trasmissione “Non è L’Arena” su La7, il caso delle tre sorelle Napoli, che hanno denunciato di essere vittime della cosiddetta “mafia dei pascoli”. Il mese scorso, il giornalista è andato in onda proprio da Mezzojuso, puntata alla quale aveva partecipato anche il sindaco Giardina con cui il conduttore ha avuto un acceso dibattito. 

La trasmissione viene prima accolta con freddezza dalla gente radunata in piazza, ma poi la tensione aumenta quando la regia ripropone un fuori onda dello scorso ottobre nel quale Giardina dà del «farabutto» a Giletti: il pubblico applaude. Il conduttore non ci passa sopra e si dirige verso i contestatori, sfidandoli. Poi in un crescendo di tensione Giletti accusa il sindaco, che quando era assessore, andò alla tumulazione di don Cola La Barbera nonostante la Questura avesse vietato i funerali pubblici. Lui, preso alla sprovvista, rispose di essere andato a quelle esequie così come ha fatto con quelle di altri compaesani. Parole contestate dal sindaco di Troina che vive sotto scorta dopo le minacce ricevute, collegato in diretta disse: «Io i mafiosi li accompagno dietro le sbarre e non al cimitero».

Giletti ha scritto un libro sulle tre sorelle dal titolo «Le Dannate» presentato a Palermo il 14 maggio scorso. «Dal momento in cui lessi per la prima volta la loro storia, – scrive Giletti – mi resi conto che dentro c’era qualcosa di fatale. Lì per lì non sapevo nemmeno io cosa fosse, ma dentro di me sapevo che nella battaglia condotta da quelle tre donne indomite contro la mafia c’era qualcosa che andava oltre ogni stereotipo». E dedicò varie trasmissioni a questa storia «piano piano, puntata dopo puntata, mentre il grande pubblico si appassionava alla vicenda incredibile e vergognosa di Marianna, Ina e Irene, mi rendevo conto – continua Giletti – che nei fatti che si susseguivano nelle campagne di Mezzojuso c’era anche dell’altro». «C’era sempre sospesa fra tragedia e operetta – prosegue il conduttore – l’eterna messinscena del potere. Una specialità molto italiana. Una battaglia che queste tre donne, in assoluta solitudine, hanno combattuto con fierezza e dignità. E che, alla fine, hanno vinto». 

«L’invio degli ispettori del Viminale al comune di Mezzojuso è un atto dovuto per fare chiarezza su quanto è successo e continua ad accadere nel nostro territori». Irene, Ina e Anna Napoli, commentano così la decisione del ministro dell’Interno Matteo Salvini. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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