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Palermo, firme false M5S, Nuti fa scena muta davanti ai pm e dice no al “saggio grafico” per fare la comparazione

Di Fabio Russello |

Dopo la deputata del M5S Claudia Mannino e il marito di quest’ultima, Pietro Salvino, anche il deputato grillino Riccardo Nuti si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti ai pm della Procura di Palermo che coordinano l’inchiesta sulle firme false del M5S alle amministrative di Palermo. Il parlamentare ha lasciato la Procura dopo neppure quindici minuti dal suo arrivo, accompagnato dal suo legale, Antonina Pipitone, la stessa di altre tre indagati del M5S, la deputata Mannino, il marito e Samantha Busalacchi.

Intanto è emerso che il tredicesimo indagato nell’ambito dell’inchiesta sulle firme false del M5S di Palermo è Riccardo Ricciardi, il marito della deputata Loredana Lupo. Ricciardi, attivista del M5S, è colui che nel 2012 aveva depistato le firme dei Grillini a Palermo. TRa gli indagati ci sarebbe anche l’altra deputata Giulia Di Vita.

E sempre secondo quanto si è appreso il deputato del M5S Riccardo Nuti, indagato per le firme false di Palermo, dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere davanti ai Pm di Palermo, si è anche rifiutato di eseguire il saggio grafico chiesto dai magistrati. Lo stesso hanno fatto anche la deputata Claudia Mannino e il marito di quest’ultima Pietro Salvino. Il saggio grafico serve per effettuare una comparazione con le firme false.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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