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Usava l’auto del Comune come se fosse la sua: indagato il sindaco di Cefalù

Di Redazione |

Utilizzava la Panda del Comune per scopi privati e personali. E’ questa l’accusa per la quale la Polizia, su ordine del Gip del Tribunale di Termini Imerese Angela Lo Piparo, ha notificato un’ordinanza di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, per il reato di peculato aggravato e continuato, al sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina

Secondo l’accusa il primo cittadino si sarebbe appropriato della Fiat Panda intestata al Comune di Cefalù, utilizzandola per scopi meramente personali, come viaggi fuori dal territorio comunale per incontri privati. Secondo gli inquirenti Lapunzina avrebbe guidato da sé l’auto parcheggiandola, nei giorni feriali e festivi e in orari serali e notturni, sotto la propria abitazione, sì da esercitare di fatto sull’automobile un potere corrispondente a quello del legittimo proprietario, sottraendola così alla disponibilità della pubblica amministrazione. Sono tuttora in corso, da parte degli investigatori del Commissariato di P.S. Cefalù, ulteriori accertamenti e acquisizioni documentali presso gli Uffici di quel Comune, in ordine ad altri aspetti dell’indagine meritevoli di approfondimento.

«Sono perfettamente consapevole – dice Lapunzina – del fatto che un amministratore pubblico è, più di ogni altro, soggetto all’azione di accertamento da parte della magistratura alla quale con assoluta serenità, velata da un pizzico di amarezza, sono pronto a fornire ogni contributo idoneo ad accertare la verità e a dimostrare la linearità della mia condotta».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA