Politica
Regione, governo al bivio: ultimatum di Musumeci alla Lega, ma Minardo: «Stai tranquillo»
Le parole di Matteo Salvini a La Sicilia porta l'esecutivo a sfiorare la crisi. Il presidente: «Carroccio decida se stare dentro»
L’intervista di Matteo Salvini a “La Sicilia” porta il governo regionale a sfiorare la crisi. «La Lega decida se stare dentro o fuori il governo regionale». A replicare con un ultimatum alle dichiarazioni di Salvini, che aveva rivendicato per il suo partito la candidatura alla presidenza della Regione, è il governatore Nello Musumeci. «Le dichiarazioni del segretario della Lega Matteo Salvini – ribatte Musumeci – non possono cadere nel silenzio. Di primo acchito verrebbe da dire che appaiono stravaganti per chi dovrebbe avvertire una responsabilità diversa, di guida della coalizione tutta. Capisco la volata da tirare al suo partito, ma dichiarare di volere il sindaco di Palermo, quello di Catania e il presidente della Regione non dovrebbe portare a prendere seriamente la pretesa».
Salvini, nell’intervista, lancia la corsa del segretario regionale della Lega come potenziale candidato governatore in Sicilia: «Nino Minardo è giovane, con esperienza e ha consolidato rapporti di stima che lo fanno riconoscere dagli alleati come un interlocutore affidabile, ne parleremo al momento opportuno». Il leader del Carroccio esterna con chiarezza che sente «il dovere di guidare anche una regione del Sud» anche in considerazione degli equilibri nazionali del centrodestra. Salvini gela anche l’asse fra Giorgia Meloni e lo stesso Musumeci, che ha proposto di recente alla leader di FdI un’alleanza per le Regionali: «Non soffro di gelosia. Mi preme costruire una squadra vincente per la Sicilia, lascio ad altri le manovre di palazzo». L’ex ministro dell’Interno rassicura anche gli Autonomisti, legati alla Lega da un patto di federazione e ultimamente piuttosto nervosi per l’adesione di Carmelo Pullara ai salviniani: «Siamo sempre disponibili a confrontarci con tutti, in qualsiasi momento e presto ci vedremo».
Salvini non ipotizza soltanto la candidatura Minardo per Palazzo d’Orleans, ma guarda anche al voto alle Amministrative. Dopo la tornata d’autunno ci sarà prima Palermo nella primavera dell’anno prossimo («La Lega ha personale politico all’altezza per guidare la città») e poi Catania nel 2023, una prospettiva su cui il leader non smentisce la tentazione di candidare la senatrice ex renziana Valeria Sudano: «Conosco e stimo Pogliese, ma la Lega ha donne e uomini capaci di prendere in mano la città». Fin qui le dichiarazioni di Salvini. Alle quali Musumeci risponde a muso duro: «Per chi ha la mia storia – sbotta -, c'è un profilo non trascurabile: delegittimare il presidente della Regione eletto direttamente dai siciliani, mentre lavora in una fase storica di crisi, indebolisce l’istituzione e danneggia la Sicilia. Ho rispetto di tutte le forze politiche e non sarò certo io a dividere il centrodestra, ma non sono più disposto a tollerare ambiguità». E poi arriva l’affondo finale: «Se la Lega vuole costruire una prospettiva alternativa a questo governo regionale – sottolinea Musumeci – si assuma la responsabilità di uscirne e ci ritroveremo certamente più uniti dopo, quando – fallita ogni velleitaria ipotesi di favorire la sinistra con una divisione tra noi – si comprenderà che la prospettiva di rinnovamento dell’Isola passa dagli uomini che hanno la responsabilità di favorire il cambiamento. Non si può continuare a stare in un governo – conclude il presidente della Regione e contemporaneamente lavorare per logorarlo». All’ultimatum del presidente della Regione risponde, con molta diplomazia, proprio il segretario siciliano della Lega. «Le dichiarazioni del nostro leader, Matteo Salvini, sono semplicemente la riprova che la Lega vuole lavorare bene con tutta la squadra da qui a fine mandato all’Ars e nel governo regionale; poi, tutti insieme, decideremo cosa fare e come proseguire per il bene dei siciliani». Lo afferma in una nota il segretario regionale della Lega in Sicilia Nino Minardo, commentando le dichiarazioni del Governatore Nello Musumeci. «Quello che è certo – aggiunge – che Palermo, la splendida Palermo offesa e male amministrata da Orlando e dalla sinistra in questi anni, merita di più e di meglio, e come Lega siamo pronti a fare la nostra parte in quella che sarà la prima e grande tornata elettorale siciliana nei prossimi mesi. Quindi – conclude Minardo – nessuna delegittimazione né stravaganza e lo ripeto: Musumeci stia tranquillo, noi lavoriamo solo per il bene della Sicilia e dei siciliani».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA