il caso
Scandalo Cannes: alta tensione alla Regione, maggioranza sull’orlo di una crisi di nervi
Le accuse dell'ex assessore Messina al presidente Schifani non sono piaciute. Centrodestra contro FdI
Tensione altissima nella maggioranza di Governo della Regione per il caso Cannes, con i quasi 4 milioni di euro destinati ad una iniziativa di promozione ad una società senza bando e revocata su ordine del presidente della Regione Renato Schifani. Una tensione acuita dalle parole dell’ex assessore regionale al turismo, oggi parlamentare, Manlio Messina che ha accusato proprio Schifani. Parole quelle di Messina che tra gli alleati sono state aspramente criticate. «In merito all’edizione del 2023 – ha detto Messina su Antenna Sicilia – la proposta della Regione alla società Absolute Blue, la contrattazione, i termini su quanto spendere e come spendere quei soldi, tutto viene fatto in un arco temporale che va dal 20 ottobre all’11 novembre, ovvero quando io non sono più assessore al Turismo e non lo è ancora Scarpinato. L’assessore al Turismo ad interim, in attesa delle nuove nomine, era proprio il governatore Schifani». E ancora: «Ho aspettato che il governatore guardasse le carte e capisse che Scarpinato non aveva responsabilità – aggiunge Messina -. A questo punto o Schifani non ha guardato le carte, e questo sarebbe gravissimo, oppure non le ha sapute leggere».
Per la Dc – e in particolare per il capogruppo all’Ars, Carmelo Pace – ad esempio quelle parole sono «gravissime e inaccettabili. Occorre un immediato chiarimento da parte di Fratelli d’Italia e un incontro tra i capigruppo della maggioranza per ritrovare quell'unità indispensabile tra le diverse componenti del governo per poter continuare a lavorare sinergicamente a servizio dei siciliani». «Sulla vicenda del contratto tra la Regione e la società Absolute Blue è stato proprio il presidente della Regione ad intervenire chiedendo più volte spiegazioni all’assessore Scarpinato, senza riceverne, e a bloccare il contratto con un suo atto – ha aggiunto il commissario Totò Cuffaro – Sarebbe meglio, per il bene della Sicilia e dei siciliani, che Fratelli d’Italia chiarisse la propria posizione in merito alla vicenda e l’onorevole Messina rivedesse le sue dichiarazioni».
All’attacco anche Forza Italia, con Stefano Pellegrino, capogruppo all’Ars: «Apprendiamo con grande stupore delle dichiarazioni di Manlio Messina sulla vicenda del contratto fra la Regione e la società Absolute Blue, oggi bloccato da un intervento disposto personalmente dal presidente Schifani dopo ripetuti inapplicati solleciti rivolti all’assessore competente. Al di là della definizione di “assessore ad interim” riferita al presidente della Regione, che denota una sorprendente poco accurata conoscenza dei meccanismi di governo e delega all’interno dell’amministrazione, le parole dell’esponente di Fratelli d’Italia sono gravissime ed esulano evidentemente dal caso specifico, con toni e illazioni offensive nei confronti del presidente della Regione scelto e sostenuto in campagna elettorale da tutta la coalizione di centro destra. Crediamo che sia urgente e indispensabile un chiarimento da parte di Fratelli d’Italia per garantire l’indispensabile spirito di fiducia e rispetto e l’altrettanto indispensabile azione sinergica fra i diversi componenti del Governo, senza i quali vi è il concreto rischio di non garantire un proficuo lavoro a servizio dei cittadini siciliani che hanno scelto Renato Schifani come presidente della Regione».
Cerca di gettare acqua sul fuoco Fratelli d’Italia: «Massima trasparenza e lealtà reciproca sono i pilastri che ci uniscono nel buon governo della Sicilia – ha detto ad esempio Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia -. Abbiamo il dovere morale e politico di verificare continuamente, senza celare niente ai cittadini che ci hanno dato fiducia, la correttezza di ogni singola scelta. Come Fratelli d’Italia siamo al fianco del presidente Schifani e di Francesco Scarpinato nel chiedere chiarezza per ogni singolo euro di denaro pubblico speso o in procinto di essere impegnato. Facciamo un appello a tutti, a 360 gradi, a interrompere lo stillicidio di dichiarazioni, supposizioni, congetture e retroscena che fanno solo il gioco dei nostri avversari. Con senso di responsabilità che deve accomunare tutti, nessuno escluso, verifichiamo non sulle agenzie ma nei luoghi deputati la correttezza di ogni singolo passaggio per poi dare all’opinione pubblica tutte le opportune informazioni complete e controllate».
Nello Musumeci invece si schiera: «Esprimo fiducia nell’operato dell’assessore Manlio Messina che ha fatto parte del mio governo regionale. Parlo solo delle cose che appartengono alla mia gestione. Il governo ha dato un obiettivo che è quello di promuovere la Sicilia in tutte le più prestigiose sedi nazionali e internazionali. E’ stato fatto a Cannes. E’ stato fatto con un notevole ritorno di immagine. Questa è la politica. Come arrivare agli obiettivi, con quali procedure e quali tecniche, dice la legge Bassanini, è compito della burocrazia e lì non metto lingua».
Il presidente Renato Schifani, raggiunto telefonicamente dall’Italpress, non ha replicato a Messina: «Ogni commento è superfluo, preferisco un secco no comment».
Mimmo Turano, assessore alla Formazione e all’Istruzione (Lega) invece commenta: «Il governo regionale è nato e si fonda su alcuni principi e presupposti: il rispetto tra le forze politiche che lo compongono, la serietà dell’azione amministrativa, l’autorevolezza del presidente Schifani. Sono principi che la Lega ritiene preziosi, insieme all’unità e all’armonia del centrodestra. Proprio per questo motivo invitiamo tutti, anche all’interno di Fratelli d’Italia, a mettere davanti a ogni cosa l’importanza dell’alleanza su cui si fonda l’esecutivo, evitando esternazioni che rischiano solo di produrre nuove tensioni». «Siamo fermamente convinti che il presidente della Regione, Renato Schifani, non abbia assunto alcuna iniziativa, peraltro non di competenza politica, sulle scelte dell’assessorato del Turismo e degli altri rami del governo nei giorni in cui ha esercitato i poteri della giunta. Lo professiamo con sincera ed essenziale sobrietà» ha invece detto l’assessore regionale all’Energia Roberto Di Mauro, che ha poi bacchettato proprio Messina: «Piuttosto che comunicare attraverso i mass media l'implicita e non disinteressata appartenenza alla tifoseria, le forze politiche dovrebbero attivarsi per un confronto franco e costruttivo al fine di chiarire e di concordare le importanti scelte da compiere».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA