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Studenti siciliani all’Ars, Miccichè: «Noi adulti dovremmo fare nostri i loro progetti»

Di Redazione |

PALERMO  – «Il progetto #GiovanIstituzioni è una bellissima iniziativa per far conoscere agli studenti il funzionamento del Parlamento siciliano e delle Istituzioni in generale, ideato dalla collega Elena Pagana e realizzato col contributo della Fondazione Federico II. Si tratta di un’iniziativa necessaria per avvicinare i giovani alla democrazia e, quindi, alla politica: ciò è quanto di più importante possano fare gli organi elettivi come l’Assemblea regionale siciliana». Così il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, durante la presentazione del progetto “#GiovanIstituzioni”, a Sala d’Ercole, a Palermo. “Grazie a questo progetto – spiega Miccichè – parecchi studenti si sono cimentati nella redazione di disegni di legge che, dopo un’approfondita discussione, sono stati pubblicati sulla “Gazzetta delle giovani istituzioni”. Un processo culturale che ha impegnato anche la Fondazione Federico II».

“Esiste già una legge, la 9 del 2011, che dà la disponibilità alle scuole di insegnare la storia e la cultura siciliana, ma purtroppo finora è rimasta lettera morta – aggiunge il presidente dell’Assemblea regionale siciliana -. Siamo a disposizione dei dirigenti scolastici per fornirvi il materiale didattico, affinchè i ragazzi non facciano confusione, come spesso oggi accade, tra Parlamento e governo regionale».

«Sono significative alcune delle leggi pubblicate sulla “Gazzetta delle giovani istituzioni”, che rivelano la sensibilità di questi ragazzi verso alcuni temi: come l’aumento del reddito a sostegno delle famiglie bisognose, la valorizzazione delle attività motorie nella scuola primaria, la prevenzione e contrasto al cyber bullismo, il divieto di utilizzo di plastica nella ristorazione domestica, l’eliminazione delle barriere architettoniche nei campi da gioco, la creazione di aule digitali in tutte le scuole della Sicilia, tutela dell’ambiente e lotta alle discariche abusive e lotta al randagismo. Penso che noi adulti dovremmo fare nostri questi temi – sottolinea Miccichè -. Questo gioco della democrazia è molto utile per fare nascere e crescere la consapevolezza di essere la classe dirigente del futuro. Dobbiamo sforzarci di indurre i nostri ragazzi ad amare la politica e non cadere nella trappola di chi, invece, la demonizza».

Presenti a Sala d’Ercole il direttore generale della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso, l’assessore alla Pubblica istruzione, Roberto Lagalla, ed il direttore, facente funzioni dell’Ufficio scolastico regionale, Raffaele Zarbo. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA