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Ispica, l’opposizione: “Basta falsità sulla zona artigianale”

"L'attuale amministrazione continua a narrare una realtà che non rende piena giustizia ai fatti"

Di Redazione |

“Adesso, basta. E’ giunto il momento di fare chiarezza sulla zona artigianale, ripercorrendo alcune tappe significative degli anni precedenti. Si continua infatti a narrare una realtà che non rende piena giustizia ai fatti amministrativi che si sono consumati in precedenza e che hanno visto protagoniste le Amministrazioni comunali Rustico prima e Muraglie poi”. Lo dicono, in una nota, i consiglieri comunali della lista civica Muraglie Sindaco: Pierenzo Muraglie, Carmelo Oddo, Giovanni Muraglie e Angelina Sudano, e il presidente di Valìa-Voglia di Ispica: Marco Ruffino

“Questo atteggiamento, tenuto da chi oggi amministra – è spiegato ancora – racconta una verità parziale e di parte finalizzata ad accrescere il proprio consenso, sfruttando ogni occasione utile per farlo. Riscontriamo un’oggettiva e non casuale difficoltà nel riconoscere i meriti agli attori politici che hanno contribuito ai vari passaggi amministrativi per la realizzazione della zona artigianale e pertanto proviamo a ribadire alcune tappe amministrative essenziali senza le quali, oggi, si parlerebbe di nulla. L’iter della zona artigianale muove i primi concreti passi – così come dichiarato da un ex presidente Cna, Corrado Covato, ai microfoni degli organi d’informazione locale – quando il Consiglio comunale approvò la variante al Prg nel 2008 per l’individuazione della zona D2-2 per insediamenti produttivi. Poi, facendo una rapida e sommaria carrellata:

  • a novembre del 2010, si ottenne l’approvazione da parte dell’assessorato regionale competente, della stessa;
  • nel 2013 il Comune di Ispica è stato autorizzato ad avviare l’intervento con l’anticipo di una somma pari a 75.000 euro per l’esecuzione di studi, indagini ed attività preliminari per l’avvio dell’intervento;
  • a dicembre del 2015 fu assegnato l’incarico per la Valutazione ambientale strategica;
  • il 2 luglio del 2018 il Consiglio comunale approvò il piano attuativo, poi nel 2019 fu assegnato l’incarico per la progettazione esecutiva, mentre l’incarico ai geologi risale al 2020;
  • il progetto è stato depositato il 6 agosto del 2020 e la giunta Muraglie ha provveduto ad approvarlo il 10 settembre 2020 per poi trasmetterlo al Libero Consorzio Comunale di Ragusa;
  • Il 7 ottobre del 2020, a 24 ore dalla chiusura delle urne, il Libero Consorzio Comunale di Ragusa ha provveduto ad impegnare formalmente le somme per concretizzare quanto voluto dalle Amministrazioni Rustico e Muraglie, comunicandolo all’ente. Un risultato, questo si storico, che è stato raggiunto grazie alle Amministrazioni comunali tutte che hanno lavorato al progetto in concertazione con l’organizzazione sindacale di riferimento ed i presidenti tutti della stessa che si sono succeduti negli anni.

Negli ultimi 3 anni e più si è provveduto a notificare ai proprietari dei fondi il decreto di esproprio procedendo alla successiva immissione in possesso. La notifica dell’atto di esproprio, peraltro, si è consumata poche ore prima lo scadere del vincolo di pubblica utilità apposto dal Consiglio Comunale il 2 luglio del 2018. Un atto dovuto che, se non posto in essere, avrebbe pregiudicato il lavoro svolto negli anni precedenti. Comprendiamo che le lancette dell’orologio segnano l’inevitabile scorrere del tempo per questa compagine amministrativa e quindi l’approssimarsi del 2025, ma su questo argomento e sul lavoro svolto da tanti si chiede maggiore sobrietà. Ad ogni buon conto, noi saremo pronti ad informare i cittadini dando i meriti a tutti i protagonisti di questa vicenda, bandendo ogni forma di passerella”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA