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Vittoria, tutto pronto per l’ottava edizione del “Ciccio Raffa”

Il prestigioso riconoscimento all'insegnante educatore si terrà sabato sera nella suggestiva location del teatro comunale

Di Redazione |

Tutto pronto per la ottava edizione del “Ciccio Raffa”, il prestigioso riconoscimento all’insegnante educatore, che si terrà sabato 15 giugno, alle 20,30, nella suggestiva location del teatro comunale “Vittoria Colonna” (nella foto), a Vittoria. Due le novità di rilievo. La prima, l’appuntamento più amato dagli uomini e dalle donne di scuola si arricchisce di un nome ed un cognome, quelli della compianta Graziella Ingafù, insegnante ed educatrice come il consorte, Ciccio Raffa, madre del presidente del comitato organizzatore, Giuseppe Raffa.

La seconda novità riguarda il bacino di riferimento del riconoscimento, che da quest’anno coinvolge cinque province siciliane diventando a tutti gli effetti un appuntamento di respiro regionale. Ad organizzare la cerimonia evento di sabato 15 giugno è l’associazione “Barocco e dintorni”. Direttore artistico è Antonello La Mattina. Presenta l’insegnante e attrice Tiziana Bellassai. A patrocinare, supportare e sposare l’ottava edizione del “Ciccio Raffa e Graziella Ingafù” sono l’amministrazione comunale, i Lions di Comiso, il Kiwanis e la Fidapa locali, l’Opes, l’Avis, l’Assod, Vittoria Tv e numerosi gruppi privati. Ma qual è l’obbiettivo della attesissima kermesse? “L’obiettivo del “Ciccio raffa e Graziella Ingafù” è lo stesso di sempre”, dice Giuseppe Raffa, pedagogista e formatore, presidente il comitato organizzatore l’evento, che spiega: ”Come ogni anno vogliamo accendere i riflettori regionali sul ruolo dell’insegnante educatore; un ruolo oggi troppo spesso marginale, mal pagato, fatto segno di vivaci polemiche, a volte oggetto pure di aggressioni verbali e fisiche. In una parola, bistrattato. In un’epoca, la nostra, di “evaporazione del padre”, come sostiene Recalcati, e di grave crisi del ruolo di madre, come rilevano educatori e studiosi, l’insegnante è oggi chiamato ad un super lavoro per il quale non basta più essere un bravo divulgatore della materia. Il moderno docente deve oggi studiare e fare proprie nozioni di pedagogia e psicologia, deve conoscere e studiare i propri allievi, quei nativi digitali così lontani e diversi dagli adulti. Il nuovo insegnante educatore – chiude Raffa – deve saper riscrivere e gestire il patto educativo con le famiglie, deve appassionarsi e trasmettere passione ai suoi alunni, deve possedere ottime qualità di comunicazione e di affabulazione, deve riuscire a scatenare fantasia e creatività tra gli allievi. Più che attendere risposte, il nuovo docente deve sollecitare domande. E deve, altresì, saper comunicare perfettamente”.

Un nuovo insegnante, dunque, in una nuova scuola. “Senza una vera, autentica riforma della scuola tutto diventa più complicato anche per il miglior insegnante del mondo. Penso ad una scuola perennemente moderna, aperta al territorio e alle collaborazioni esterne, assertiva, che sappia sempre anteporre il fattore umano a quello tecnologico”. Sono dodici i soggetti aggiudicatari l’ottava edizione dell’ambito riconoscimento.  Arrivano da cinque provincie siciliane. Tutti dispongono delle principali qualità abilità in possesso del moderno educatore.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA