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Antonello Tonna, con il suo “Waves” l’omaggio ai grandi della musica
Catania – «Lo swing o ce l’hai o non ce l’hai». È questo il segreto del successo del maestro Antonello Tonna, che da ben 40 anni ci regala emozioni con la sua musica, che fonde insieme swing soul, jazz e bossa nova. Quel perfetto equilibrio tra improvvisazione, follia e creatività, che ha dato vita al suo primo album ”Waves”, onde, le stesse che il maestro ha cavalcato sulle note del suo pianoforte e che uscirà a maggio. Un vero e proprio omaggio ai grandi della musica, dai Beatles ad Elton John fino a Billy Joel, anticipato dal singolo inedito “Saturday grey”, disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 19 aprile. Diciassette brani strumentali ri-arrangiati in modo personale, lasciandosi guidare dall’istinto e “mettendo del suo” proprio come gli consigliava suo padre da bambino, quando gli insegnò a muovere le dita sui tasti del pianoforte. E proprio a lui è dedicato l’album.
«È stato mio padre a trasferirmi il mio amore per la musica – spiega Tonna – e grazie a lui che ho iniziato questa bellissima avventura, che mi ha permesso di sentirlo vicino anche nella mia vita artistica».
Come nasce Waves?
«Nasce in pieno lockdown, un momento surreale dove tutti eravamo chiusi in casa. Approfittando di questo tempo che mi era stato in qualche modo concesso, considerando che prima ero sempre in giro per suonare, ho pensato di dare forma a quei brani che per me rappresentano il meglio della musica internazionale. Un album strumentale, solo pianoforte, che giorno dopo giorno ha cominciato a scorrere sotto le mie dita, dolcemente, come un ruscello. Ho scelto il titolo Waves perché per me le onde del mare, avendo suonato per tantissimi anni sulle crociere, sono come la musica, ogni onda è un’armonia composta da tante note, che creano movimento a volte lento, a volte veloce, ma comunque sempre accarezzevole. Le onde del mare e la musica hanno in comune la vita con i suoi colori e atmosfere tali da farci emozionare di continuo. La musica è la bellezza che ci salverà da questo momento buio».
Come vengono arrangiati i brani?
«Seguendo il mio gusto musicale, il mio stile che non ha una regola ben precisa perché ogni brano lo eseguo “a modo mio” a volte metto accordi particolari, aggiungendo nuove armonie. Dentro ogni nota si trova la mia passione, la mia anima».
Cosa vuoi raccontare con Waves?
«La storia di quei brani che possiamo definire ”evergreen” e che tra 20 anni sono sicuro continueremo a suonare, come ad esempio Let it be, Your song o When i fall i love. Voglio fare un regalo al pubblico, specie alle nuove generazioni che così potranno apprezzarle, nella mia versione».
C’è un brano al quale sei più legato?
«“Just the way you are” di Billy Joel, che ha un bellissimo testo che ti dice di rimanere così come sei e non cambiare mai, quello che io ho sempre cercato di fare in tutta la mia carriera. E poi Burt Bacharach che ha scritto brani bellissimi, per me è un musicista e arrangiatore completo, nelle sue musiche riesce a mettere un po’ di classica, leggera e non scende mai nelle canzonette».
Ad anticipare l’album, il singolo “Saturday grey” una tua composizione inedita, come nasce?
«In un pomeriggio nebbioso e grigio di gennaio. L’ho composta chiudendo gli occhi e lasciandomi trasportare dall’armonia e dalle note, con un forte desiderio di rinascita e di vedere una luce che ci portasse fuori da questo periodo così difficile. Un viaggio per sognare orizzonti celestiali. La stessa cosa a livello musicale, quando ho cominciato a suonare, ho sentito che erano le note giuste e mi sono lasciato trasportare dall’armonia. In questo brano è stata preziosa la collaborazione con il chitarrista Gianluca Rando».
Per questo singolo hai deciso di fare un video clip in uno dei luoghi a te più cari, per valorizzare il nostro territorio.
«Ho scelto il porticciolo di Acicastello, dominato dal castello con lo sfondo unico dei faraglioni di Acitrezza, proprio per valorizzare le bellezze della nostra isola. È stato emozionante perché in quel momento la musica è tornata a diffondersi nell’aria, come si faceva un anno fa, e alcuni sportivi che si trovavano lì, ci hanno ringraziato per quel momento che ha dato una sensazione di normalità, anche se per poco, ovviamente nel massimo rispetto di tutte le disposizioni anti-covid. Chissà, magari potrebbe diventare anche un nuovo modo di fare musica, ripetendo questa esperienza in altri luoghi della Sicilia, per promuoverli».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA