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l'album d'esordio

“Liuke”, il giovane palermitano promessa del jazz divenuta realtà

Chitarrista, compositore. Musicista eclettico e versatile, esplora e sperimenta nuovi suoni

Di Redazione |

“Liuke in New York”. Questo il titolo del suo primo album. Luca Polizzi, in arte Liuke,palermitano, 27 anni, è una promessa del jazz divenuta realtà. Chitarrista, compositore.Musicista eclettico e versatile, esplora e sperimenta nuovi suoni. Ritiene che l’interazione frastrumenti e le connessioni rivelate – apparentemente in modo casuale – durante un’esibizione o unaprova, possano essere chiavi di crescita musicale e strumento per la scoperta di sé. L’album è statoregistrato lo scorso dicembre all’Acoustic Recording, a Brooklyn, New York ed è uscito in questigiorni. Interamente composto da Liuke, è già disponibile su: Spotify; Apple Music; YouTube.Una produzione frutto di un lavoro sinergico che ha visto coinvolti ben quattro Paesi: Stati Uniti,per la registrazione; Australia, poiché i diritti sono coperti dalla “Apra Amcos”; Slovenia, perchéè stato masterizzato a Lubiana; ma soprattutto Italia per la provenienza del suo autore.Quattro musicisti si aggiungono a Liuke nell’esecuzione dei brani: Leo Yablans al sax tenore;Alyssa Smith al piano; Mohan Ritsema al contrabasso e basso elettrico; Brennen Schedler allabatteria.

Sei brani, sei emozioni

Sei brani, sei emozioni, sei storie da vivere in note. “Un’opera –dice Liuke- che oggi arriva alpubblico, ma che è stata costruita e ispirata nell’arco di cinque anni”.Liuke, vive attualmente a Groningen, dove è stato allievo del Prince Claus Conservatorie. Si èperfezionato al Queens College di New York. Culla del Jazz, NY venne soprannominata la grandemela, perché proprio una mela rossa, negli anni Trenta, veniva data come compenso ai musicisti chesuonavano nei locali di Harlem e Manhattan. La periferia veniva ritenuta dai jazzisti come il ramodi un albero su cui maturava il frutto. Ma quanto la “grande mela” ha influenzato l’opera di LucaPolizzi? “Moltissimo – spiega Liuke- ho respirato per mesi l’aria e la storia della musica di cui è intrisaquella città. Ho partecipato ad infinite jam sessions, ritrovandomi a suonare anche con il grandeJohnny O’Neal, pianista e cantante americano, unico nel suo stile influenzato da molti anziani delJazz”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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