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Il Catania in B!, la città in delirio e si impennano gli abbonamenti

Di Nunzio Currenti |

CATANIA – C’è tanta voglia di festeggiare, di gettarsi tutto alle spalle. Di aprire quella porta che si chiama Serie B ed entrarci da protagonisti. E il Catania e Catania si concedono al “Massimino” una festa speciale. Le prime stime parlano ieri di un’affluenza nel “tempio” rossazzurro di 10-11 mila persone. Ma il dato da rilevare è anche quello che riguarda gli oltre 500 abbonamenti rinnovati ieri. Segnali evidenti e conferma ulteriore del momento di condivisione vissuto dalla città e dalla tifoseria.

APERTURA. Catania si sveglia dopo una giornata di festa con un senso di legittimazione, con la voglia di tuffarsi nuovamente nel calcio che conta. Si leggono giornali, si spulciano siti internet. E’ anche una giornata di grande caldo. Si superano i 36 gradi. Dopo il mare, dopo gli ultimi giorni di lavoro prima delle ferie, è corsa per accorrere al più presto allo stadio di piazza Spedini. Alle 18.20 ci sono già le prime file nei settori d’ingresso. E notiamo subito che molti indossano le maglie ufficiali che hanno fatto la storia (tra i tanti scorgiamo un numero 10 di Possanzini). Tantissimi entrano mostrando i vessilli della passione, dalle sciarpe alle bandiere, importante avere i colori dell’appartenza. C’è voglia di fare festa. Catania merita una serata così speciale.

PULVIRENTI ALLO STADIO. In campo entrano i giocatori accolti subito da applausi e cori. Ci sono anche i giocatori del Biancavilla, formazione candidata a un ruolo di protagonista nel campionato d’Eccellenza, del presidente Furnari e del tecnico Basile. Ma è il giorno del grande ritorno al “Massimino” del patron del Catania, Nino Pulvirenti. Nella Tribuna Centrale diversi tifosi lo applaudono, lo abbracciano, alcuni di loro chiedono una foto o un selfie per quel momento che riporta il massimo dirigente del Catania allo stadio. Accompagnato dai propri cari e dal presidente del Catania Davide Franco, non si tira indietro e risponde alle domande dei cronisti. C’è chi invece guarda da lontano con curiosità. In campo Angelo Scaltriti e Stefania Sberna illustrano il programma della festa. L’esibizione di danza orientale “Torre del Grifo Village”, che apre la festa, è molto apprezzata. Sulle note di “O’ Saracino”, in particolare.

PIU’ DI 500 ABBONATI. Il day after della sentenza ha l’effetto prorompente. Più di 500 abbonati rinnovano il tagliando. Un dato eloquente di come si sia alzato il termometro della passione. Riservata attenzione ai ragazzini dell’Academy Calcio Catania che creano un percorso speciale per abbracciare tutti i protagonisti del Catania che saranno invitati al centro del campo. La prima fase è dedicata al settore giovanile. Ufficializzati i nuovi allenatori: Orazio Russo (Primavera 2), Gaetano Bellia (Under 17), Marco D’Amico (Under 16), Guglielmo Gravino (Under 15). Ovazione per Pietro Lo Monaco. Sulle prime parole pronunciate dall’ad rossazzurro scatta il coro “Noi siamo il Calcio Catania”. “Senso d’identità, di grande appartenenza”. Il sindaco Pogliese, da 32 anni è un abbonato della società, un atto di fede che si rinnova. Calore per il tecnico Andrea Sottil, protagonista al “Massimino” della promozione in A.

CURVE IN FESTA E COLORATE DI ROSSAZZURRO. La Nord e la Sud hanno voglia di cantare ed esultare. Per il capitano Marco Biagianti è una standing ovation. Poi tocca a Federico Angiulli iniziare gli ingressi. Rosario Bucolo entra con le figlie. Stessa scena familiare anche per Marotta. Ciccio Lodi è l’ultimo ad essere chiamato in campo. E l’applauso per Ciccio gol è generale. Scattano tutti in piedi quando parte il coro “Chi non salta rosanero è” che coinvolge tutti i settori.

NOVANTA MINUTI. E, dopo la festa, tutti in campo per l’allenamento condiviso. Sottil schiera (4-2-3-1): Pisseri, Ciancio, Blondett, Lovric, Marchese; Bucolo, Biagianti; Barisic, Lodi, Rossetti; Marotta. Il portiere del Biancavilla Virgilio Vitale ingaggia uno dei duelli più appassionanti: vola sulla punizione di Lodi e, poi para subito dopo al fantasista (che si complimenta) il rigore. Al 42’ il gol di Marotta sblocca il risultato. All’inizio del secondo tempo in campo Di Grazia, Calapai, Fornito per Marotta, Ciancio e Bucolo. E nella ripresa in campo, tra gli altri Schisciano e Biancola. Barisic firma il 2-0 (22’). Nove minuti dopo la terza rete di Brodic, su assist di un Llama ispirato. Sessanta secondi dopo c’è gloria per Pozzebon (4-0).

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