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Il Catania pensa a un centro sportivo di proprietà, Torre del Grifo solo una delle ipotesi

La presenza in città di Ross Pelligra, osannato dai 15 mila del Massimino in occasione del successo sul Sant'Agata, è stata utile per un vertice societario a tutto tondo

Di Giovanni Finocchiaro |

In vetrina vanno le nove vittorie, il più otto di vantaggio in classifica sul Lamezia, i 24 gol messi a segno (nessuno ha fatto meglio), i cinque beccati che è un altro dato rilevante che le concorrenti del Catania non hanno superato. Dietro le quinte, invece, la società lavora per migliorare alcuni particolari, primo tra tutti l'aspetto logistico.

La presenza in città di Ross Pelligra, ieri osannato dai 15 mila del Massimino in occasione del successo sul Sant'Agata, è stata utile per un vertice societario a tutto tondo. Ovviamente tra i particolari da perfezionare c'è proprio la disponibilità degli impianti per fare allenare la prima squadra che, per ora e fino a fine mese, dovrebbe restare a Ragalna.

Nell'impianto di Nesima il Catania potrebbe anche trovare lo spazio per gli allenamenti della prima squadra avvicinandosi al centro delle attenzioni cittadine. Il Comune aveva già provveduto a sistemare il campo in erba sintetica di ultima generazione e il 14 novembre scadranno le proposte da presentare da parte di qualsiasi club per esternalizzare non solo la struttura di Nesima, ma anche altri quattro impianti cittadini: Monte Po, Zia Lisa, Duca D'Aosta, Seminara e Velletri.

Il gruppo Pelligra sta anche valutando l'idea di realizzare un vero e proprio centro sportivo attorno a quel che già esiste a Nesima, sfruttando gli spazi che la zona offre. Ma sono al vaglio anche altre ipotesi legate a terreni che gravitano nell'hinterland. Nell'idea del gruppo Pelligra ci sarebbe la costruzione e la gestione di numerosi campi per permettere a un numero consistente di ragazzi di potersi allenare coronando il sogno di indossare la maglia della propria squadra del cuore.

E Torre del Grifo? Il dialogo tra il club e il Tribunale è fermo alla prima fase, quella dell'arrivo in città del nuovo proprietario e dei dirigenti. Ma a questo punto entro fine anno qualcosa dovrà pur muoversi. O si riapre la trattativa per rilevare e restaurare il village (a costi contenuti, visto che esiste un mutuo che supera i 20 milioni) o Pelligra potrebbe anche decidere di investire altrove (Nesima, appunto) realizzando un impianto ex novo e con le esigenze e le idee che attualmente servono per prima squadra, giovanili e femminile.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA