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Inter-Shaktar Donetsk: le probabili formazioni e tutto quello che c’è da sapere sull’ultima italiana in Europa

Di Redazione |

MILANO – Niente paura, vendere cara la pelle e non commettere errori. Antonio Conte indica così la via verso la finale di Europa League alla sua Inter, alla vigilia della semifinale contro lo Shakhtar Donetsk. Domani a Dusseldorf  (inizio ore 21, diretta su SkySport e Tv8) i nerazzurri si giocano la prima finale europa dai tempi del Triplete, sotto gli occhi anche del presidente Steven Zhang, arrivato in Germania per assistere alla sfida dalla tribuna.

Dopo gli sfoghi delle ultime settimane da parte del tecnico, le clima tra il numero uno nerazzurro e Conte è sembrato decisamente disteso, con tanto di abbraccio e sorrisi tra i due dopo l’arrivo di Zhang nell’hotel della squadra insieme alla dirigenza, come testimoniato da un video pubblicato dal club sui social. «Fa sempre molto piacere, sia a me che ai giocatori, quando il presidente viene a stare con noi. La sua presenza è sempre un valore aggiunto per tutta la squadra», ha commentato Conte durante la conferenza stampa. Zhang ha poi osservato da vicino la rifinitura della squadra, con saluti e abbracci anche con i giocatori.

Al centro delle attenzioni resta tuttavia il campo e la sfida con lo Shakhtar Donetsk. «Abbiamo lavorato tanto per poter arrivare in fondo – le parole dell’allenatore nerazzurro -. Arriviamo a questa sfida con entusiasmo, ma conterà molto non commettere errori perché affronteremo gente di qualità. Affrontiamo una squadra forte, venderemo cara la pelle per arrivare fino in finale». Anche perché di fronte, secondo Conte, ci sarà «la squadra più forte affrontata finora, a Castro vanno fatti i complimenti, hanno molto talento. Paura? Penso che la parola paura non debba far parte del nostro vocabolario, mio e dei giocatori. Abbiamo rispetto, ci siamo preparati bene».

I nerazzurri restano l’ultima squadra italiana in Europa, ma Conte allontana le etichette. «Non ci consideriamo i salvatori della patria, abbiamo fatto il nostro cammino senza guardare gli altri». E poi guarda anche alla società: «Personalmente se dovesse arrivare un successo europeo sarei contento per il club, non per me stesso. Non penso alla bacheca personale ma a quella del club che decide di assumermi. Mercato? Oggi è inopportuno parlarne, posso solo ringraziare i calciatori per quello che hanno fatto durante la stagione e dopo il lockdown, sono stati encomiabili».

Nessuna novità dovrebbe esserci nella formazione titolare, con la conferma del 3-5-2 visto nelle ultime uscite. Non ci sarà Sanchez, ko nella sfida contro il Bayer Leverkusen, e Conte non chiude le porte a qualche alternativa: «La assenza di Sanchez, ora che l’avevamo ritrovato, mi priva di un elemento fondamentale. Chiederemo sacrificio maggiore ai due attaccanti, oltre ad Esposito. E poi proveremo a inventarci qualcosa di alternativo: l’abbiamo provato in questi giorni».

La carta in più potrebbe essere Eriksen, anche se il danese dovrebbe comunque partire dalla panchina. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA