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Pallavolo: Lega non vuole il doppio incarico, tecnici protestano

O Club o Nazionali, da Giani a Stoytchev tutti uniti

Di Redazione |

MODENA, 17 OTT – Protesta dei tecnici della pallavolo contro la regola della Lega che osteggia il doppio incarico club/Nazionali. Alcuni tra i più importanti allenatori del campionato di volley di Superlega ne hanno parlato a Modena. Seguiti dall’avvocato Elisabetta Frate, erano presenti Andrea Giani (allenatore di Modena e della Francia) Roberto Piazza (Milano e Olanda), Fabio Soli (Cisterna e Estonia), Rado Stoytchev (Verona) Matteo De Cecco (vice di Piacenza e della Slovenia) hanno fatto sentire la loro voce sull’argomento Da alcuni anni la Lega Pallavolo maschile impone una sanzione economica a quei club che tesserano allenatori e vice-allenatori che svolgono il doppio incarico, ossia allenano anche una squadra Nazionale. Si parlava inizialmente di 50.000 euro; oggi la regola parla di “fino a 100.000 euro” per ciascuna figura più 10.000 euro se nel contratto dell’allenatore non è presente una clausola di esclusiva. più 5.000 euro non essendoci la clausola non viene fatta opportuna comunicazione alla Lega. La regola, ad esempio, non vale nella pallavolo femminile (Santarelli, coach di Conegliano ha vinto il mondiale con la Serbia) o nel basket (vedi Scariolo allenatore della Virtus e della Spagna) Gli allenatori – tutti uniti quelli di A1 – sostengono che, in caso di rinuncia al doppio incarico, oltre al danno economico “ce ne sarebbe uno tecnico ed esperienziale, dato che l’esperienza maturata come allenatori delle Nazionali è altamente formativa”. Quello che si vede “è un dialogo tra sordi”, ha osservato l’avvocato Frate, alludendo ai rapporti con la Lega Volley e il suo presidente. A gran voce da parte del legale la richiesta di un tavolo di trattative e, in caso contrario, l’intenzione di “rivolgersi alla giustizia nelle sedi opportune”.

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