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Governo: balneare, tecnico, di larga coalizione, le formule per uscire dalla crisi senza elezioni

Di Redazione |

Roma, 24 dic. – (Adnkronos) – Balneare, tecnico, di larga coalizione. Nella storia repubblicana si annoverano una serie di formule che contraddistinguono tipi di governo diversi, che hanno comunque come denominatore comune l’aver guidato il Paese per periodi limitati, segnando il passaggio da una fase politica ad un altra.

Accade quando in presenza di una crisi di governo, per vari motivi non si ritiene possibile o opportuno sciogliere le Camere in anticipo e andare a nuove elezioni e ci si interroga su come dar vita ad un nuovo esecutivo, senza ripresentare la maggioranza parlamentare uscente e nell’impossibilità di proporne una diversa o di crearne una ex novo all’indomani delle consultazioni elettorali. Una situazione che potrebbe crearsi qualora dovesse entrare in crisi l’attuale governo e non si riuscisse a dar vita ad un rimpasto, altra parola chiave che spesso ha segnato il passaggio da un esecutivo all’altro.

GOVERNO PONTE – Presieduto da Giuseppe Pella, resta in carica dal 17 agosto del 1953 al 5 gennaio del 1954. Segna, all’inizio della seconda legislatura, il passaggio dai governi presieduti da Alcide De Gasperi ad esecutivi guidati da diversi esponenti sempre della Dc.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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