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Migranti: legale Rackete, ‘riaffermata correttezza Ong, insulti scomposti da Salvini’

Di Redazione |

Palermo, 20 mag. (Adnkronos) – Con l’archiviazione dell’inchiesta su Carola Rackete, che era accusata di resistenza e violenza contro nave da guerra, “viene riaffermata la correttezza dell’operato dell’Ong rispetto ai tentativi di criminalizzazione che all’epoca furono agitati, anche in modo scomposto, dall’allora Ministro degli Interni, con aggressioni verbali e insulti nei confronti di Carola Rackete”. Lo dice l’avvocato Leonardo Marino, uno dei legali della comandante tedesca dopo la decisione della gip di Agrigento Alessandra Vella che ha accolto la richiesta del Procuratore Luigi Patronaggio.

“Il gip di Agrigento ha ribadito che la condotta della capitana della Sea-Watch 3 fu giustificata dall’adempimento del dovere di soccorso che imponeva il salvataggio dei migranti e il trasferimento in un porto sicuro sulla terraferma. La comandante della Sea Watch-3, nel luglio del 2019, fu arrestata per resistenza e violenza contro una nave da guerra – dice ancora il legale che difende Rackete con gli avvocati Salvatore Tesoriero e Alessandro Gamberini – La decisione era attesa in coerenza con quanto stabilito dalla Suprema Corte nel gennaio 2020 che aveva ritenuto che era stato correttamente non convalidato dallo stesso Gip l’arresto operato nell’occasione”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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