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Aborto: Rotondi, ‘rispettiamo laicità Stato ma no a sostituire cultura cristiana con radicale’

Di Redazione |

Roma, 11 mar. “La tradizione del cattolicesimo democratico, da De Gasperi a Fanfani, a Moro e fino ai giorni nostri è custode della laicità dello Stato. Quindi da parte nostra c’è il rispetto per i diritti acquisiti con le leggi vigenti, che tuttavia andrebbero ancora applicate: si pensi alla parte della 194 che parla della prevenzione dell’aborto e che è largamente incompiuta. Naturalmente non siamo ipocriti e non si venga a bussare al nostro portone per chiedere ulteriori allargamenti del campo di applicazione di queste norme”. Lo dice all’Adnkronos Gianfranco Rotondi, presidente di ‘Verde è popolare’, dopo le aperture del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, della Lega, rispetto ai temi dell’aborto, dell’eutanasia e del cambio di sesso.

“Il pacchetto è unico -aggiunge Rotondi- lo sforzo di sostituire alla cultura cristiana la cultura radicale, così come a sinistra il radicalismo ha sostituito il marxismo, è un’operazione culturale profonda e in parte riuscita”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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