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Il grazie ironico di Renato Brunetta a Marta Fascina: «Ora riesco a parlarne, ma mi ha fatto male»

Il ministro della Pubblica Amministrazione, ospite di Lucia Annunziata a Mezz'Ora in Più, è riuscito, per la prima volta, a parlare della sua altezza e di tutti gli attacchi subìti, compreso quello della compagna di Silvio Berlusconi

Di Redazione |

«Mi dicono tappo o nano e ho sofferto e continuo a soffrire per questo». «Ma per fortuna ho le spalle larghe perché ho fatto molte cose, il prof universitario il parlamentare anche europeo, sono stato ministro due volte», ho fatto molte esperienze. «Di questo sono responsabile, ma non della mia statura». Così il ministro della P.a. Renato Brunetta, intervenendo a Mezz'Ora in Più di Lucia Annunziata e rivolgendosi direttamente a Marta Fascina. 

La deputata azzurra era intervenuta nei giorni scorsi dopo l'addio di Brunetta a Forza Italia postando su Instagram una storia che riportava la scritta «Roma non premia i traditori», accompagnata dalla canzone di De Andrè, " Il giudice» che racconta la scalata di «un nano» fino ai vertici della magistratura. «Marta – dice Brunetta, visibilmente emozionato – ma essere violentato su questo… non per me ma per tutti quei bambine e bambini che non hanno avuto la fortuna di essere alti e belli e che possono avere in me un esempio e dire, ma vedete Brunetta, però tappo come è… sdogano su di me questo termine che mi ha sempre fatto male». «Però lei ha gli occhi azzurri – dice Annunziata"; «Grazie», risponde Brunetta. «Io non ho scelto di essere alto o basso sono responsabile delle mie idee di quello che faccio ma non di essere tappo o nano».   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA