L'ANNUNCIO
Barty, la numero 1 al mondo del tennis, si ritira a soli 25 anni: sui social spiega perché
Non gioco più, me ne vado. Lo cantava Mina nella sigla finale di Milleluci, ma le luci per Ashleigh Barty si sono spente – sportivamente parlando – in largo anticipo sulla tabella di marcia di un’atleta: a soli 25 anni, la tennista australiana ha annunciato di voler lasciare l'attività agonistica al culmine della propria carriera, ossia da numero 1 della classifica Wta. Un fulmine a ciel sereno, non solo per il mondo del tennis, che la stessa atleta ha spiegato con un video postato su Instragam. «Ho dato assolutamente tutto quello che avevo per questo bellissimo sport – ha spiegato – e ne sono davvero felice. Per me, questo è il mio successo. Ora voglio inseguire altri sogni».
Considerata una delle tennisti più forti della propria generazione, la Barty è l’ottava nella storia con più settimane al primo posto nel ranking mondiale ed è stata la quarta a chiudere per tre anni consecutivi in vetta alla classifica della Wta, dopo la ceca Martina Navratilova, la tedesca Steffi Graf e la statunitense Serena Williams. L’annuncio del ritiro per la Barty è arrivato poche settimane dopo il trionfo agli Australian Open, a Melbourne. A chi la conosce bene, la scelta di Ashleigh non è del tutto sorprendente, perchè era già successo altre volte. A 18 anni, ad esempio, dopo aver vinto il torneo junior di Wimbledon appena 15enne appese la racchetta e si dedicò al cricket. Ma durò solo un anno, prima del ritorno in campo. Per la ragazza australiana di Ipswich, non si tratta di stress – come spesso capita ai campioni – ma di voglia di libertà: "Sento che fisicamente ho dato il massimo, di più non posso. E questo mi basta. Farò altro», la sua spiegazione, apparentemente semplice.
Barty non è la prima stella del tennis a ritirarsi prematuramente: Björn Borg, Martina Hingis, Kim Clijsters, Justine Henin, Jennifer Capriati, hanno appeso la racchetta al chiodo giovanissimi, sebbene ciascuno di loro sia poi tornato a calcare i campi da tennis. Lo svedese Borg, che dominò il tennis tra la fine degli anni '70 e l’inizio degli '80, vincendo sei volte il Roland-Garros e cinque volte Wimbledon, lasciò nel gennaio 1983 a 26 anni, per «esaurimento nervoso». La svizzera Hingis ad appena 22 anni, nel febbraio 2003, dopo avere vinto cinque titoli del Grande Slam in singolare e otto in doppio, fra il 1997 e il 2000, ufficialmente per problemi a una caviglia.
Come la Barty, la belga Justine Henin smise a 25 anni, proprio mentre guidava la classifica mondiale nel 2008, con sette titoli del Grande Slam all’attivo. Un’altra belga, Kim Clijster, lasciò la racchetta a 23 anni, nel maggio 2007, dopo aver vinto 34 titoli Wta in singolare, inclusi gli Us Open del 2005, sempre dopo avere lamentato una serie di guai fisici. La statunitense Jennifer Capriati, che vinse l’oro alle Olimpiadi di Barcellona nel 1992 all’età di 16 anni, venne arrestata per possesso di marijuana e fu costretta a fermarsi. Lei non riprese la racchetta in mano, a differenza di altri tennisti che poi ci ripensarono, si rifermarono, in una sorta di stop and go della felicità. Che sia questo o un altro il destino di Barty, è presto per dirlo. Oggi, semplicemente, Ashleigh insegue altri sogni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA