LO STOP
Bonus edilizi, le grandi banche verso il blocco della cessione dei crediti
Un quadro normativo che limita a tre le cessioni dei crediti e consente la seconda e la terza cessione solo a banche, intermediari finanziari e assicurazioni, rischia di creare un rallentamento nella cessione dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi e, se il quadro normativo non sarà modificato, si andrà verso uno stop. A lanciare l’allarme sono le grandi banche come Unicredit e Intesa SanPaolo, che prendono atto della progressiva impossibilità di procedere all’esame di nuove domande di cessione del credito.
«Se non verranno modificate le norme di riferimento, è inevitabile – spiegano da Intesa Sanpaolo – un progressivo rallentamento dell’acquisizione delle richieste fino all’uscita». Intesa Sanpaolo ha acquisito finora oltre 4 miliardi di euro di crediti fiscali collegati ai bonus edilizi, di cui circa la metà relativi alle imprese che hanno praticato il cosiddetto «sconto in fattura» e per un totale di richieste pari a circa 20 miliardi. In considerazione delle scadenze relative ai crediti per il 2021, «da aprile non è più possibile procedere con la cessione di ulteriori crediti collegati a interventi realizzati nell’anno passato», conclude la banca.
Anche Unicredit «sta riscontrando un elevato volume di richieste che potrebbero comportare il raggiungimento della massima capacità fiscale possibile per la cessione dei crediti». E, "alla luce di questo», Unicredit «ha avviato una valutazione interna per poter massimizzare tutte le risorse disponibili e continuare a gestire al meglio i flussi di richiesta della clientela». Al 31 dicembre Unicredit tra crediti d’imposta e impegni già presi ha un totale di circa 1,2 miliardi di euro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA