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Terrasini, pugno in faccia all’arbitro di 15 anni: il video

Al fischio finale un calciatore del Balestrate ha aggredito il ragazzino. Squalificato per cinque anni

Di Redazione |

Ancora un’aggressione nei campi di calcio dilettantistici ai danni di un arbitro, a cui è stato rotto il naso in seguito ad un pugno. E’ accaduto domenica scorsa al campo sportivo del San Salvatore di Partinico a conclusione della gara di terza categoria tra Terrasini e il Città Balestrate Trappeto.

Uno dei giocatori della squadra del Balestrate Trappeto – come si vede nel video di partinico live su Youtube – al triplice fischio corre verso l’arbitro e lo colpisce con un pugno in pieno volto. Vittima G. G. di 15 anni.

Per il giocatore una squalifica esemplare: per 5 anni non potrà rimettere piede in un campo di calcio. L’arbitro è rimasto tramortito dal colpo subito. E’ caduto sul rettangolo di gioco, poi è rientrato negli spogliatoi. A quel punto il 15enne ha deciso di andare all’ospedale Civico di Partinico dove gli è stato diagnosticata l’infrazione delle ossa nasali ed un ematoma sottocutaneo con 7 giorni di prognosi.

Da un’ulteriore visita effettuata all’ospedale Villa Sofia di Palermo la diagnosi è stata quella di «infrazione ossa proprie del naso» con ulteriori 10 giorni di prognosi. L’aggressore è tesserato con il Città di Balestrate Trappeto.

La federazione ha valutato il referto dell’arbitro e ha comminato 5 anni di squalifica. Come riportato nel referto il giocatore non solo ha colpito il direttore di gara ma lo avrebbe anche minacciato. Ad essere stato applicato un codice ben preciso del regolamento in cui si contempla tra le casistiche quella «dell’atto intenzione a produrre lesioni».

A colpire l’arbitro è stato un calciatore del Balestrate-Trappeto di 29 anni. «Il comportamento del tesserato – si legge nel comunicato ufficiale della Lega nazionale dilettanti Sicilia – è gravissimo. Ogni atto intenzionale diretto a produrre una lesione personale e che si concretizza in un’azione impetuosa e incontrollata, connotata da una volontaria aggressività, compreso lo sputo in occasione o durante la gara nei confronti dell’ufficiale di gara va punito con una sanzione e l’applicazione delle misure amministrative».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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