CATANIA – Il presidente della Pubbliservizi, Adolfo Messina la Partecipata della città Metropolitana, (ex Provincia), ha deciso di dimettersi dall’incarico in aperta polemica col sindaco Bianco e con coloro che hanno bocciato il Bilancio 2015. La decisione è stata comunicata dallo stesso Messina alcuni giorni fa tramite una lettera recapitata al sindaco Enzo Bianco, al presidente del Collegio sindacale, Giuseppe Bosco, al dirigente alle Partecipate e ragioniere Francesco Schillirò, al consigliere CdA Salvatore Vicari e al direttore gen., Chiara Rapisarda.

Nel testo Messina scrive «con la presente» di rassegnare «le proprie irrevocabili e immediate dimissioni dopo la seduta del CdA nella quale sono state rassegnate e cristallizzate le motivazioni delle nostre condotte. Tale decisione – aggiunge – scaturisce per l’accertata impossibilità di continuare nell’amministrazione, stante le incomprensioni con l’attuale dirigenza della Città Metropolitana». Quindi aggiunge: «La mia presenza, non è gradita all’attuale governance della città metropolitana ed è da impedimento ad un sereno prosieguo di questa società, nei rapporti con L’Ente socio.

Per tale ragione mi tiro indietro». Nella lettera Messina aggiunge di non avere «interessi personali o politici da difendere e vado via proprio perché finisca l’osteggiamento messo in atto in questi mesi dai soliti noti nei confronti della Pubbliservizi, siano essi dirigenti dell’ex provincia, siano essi dirigenti del comune di Catania. Le mie dimissioni sono a tutela della continuità aziendale, per la salvaguardia del posto di lavoro dei 400 dipendenti. La decisione viene presa con amarezza ma anche con la consapevolezza che se questa società è destinata ad una fine infausta per le contrapposizioni politiche di oggi, non ci deve però far dimenticare ciò che è successo nel passato…».

Nei mesi scorsi la Procura ha aperto una inchiesta sull’utilizzo dei fondi riservati alla società.

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