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Intervista con Daniele Silvestri: «Apprezzo la competenza e l’entusiasmo dei siciliani»

Di Salvo Barbasso |

Dieci date per un “OverTour” che rappresenta musicalmente il ponte fra passato e futuro. Per Daniele Silvestri, romano, artista fra i più originali del panorama musicale italiano, il “live” è sempre una straordinaria occasione di incontro e di confronto con il pubblico che da ben ventidue anni lo segue con passione. “L’agenzia di viaggi (musicali) Silvesrti”, come lui stesso l’ha definita sui social ha previsto un doppio appuntamento in Sicilia: il 25 agosto a Taormina, ospite della rassegna Taomusica, organizzata da Puntoeacapo con la direzione artistica di Nuccio La Ferlita e il 26 agosto al Teatro di Verdura di Palermo.

“Sarà un tour “Over” – spiega Daniele Silvestri – cioè oltre ed anche un po’ sopra. Ma è anche una “overture”, perché come spesso accade la fine di un viaggio coincide con l’inizio di un nuovo percorso”.

Ha in mente di proporre nuove idee?

“Fra le nostre dita passano già le note di un nuovo disco che è in fase di ultimazione perciò queste dieci date saranno anche l’occasione per sperimentare nuovi spunti musicali”

Niente megaschermi né effetti speciali.

“In queste dieci date del tour sarà la musica a fare da cornice alla bellezza dei luoghi, la preziosità dei contesti storico-architettonici dei teatri sarà motivo di ispirazione e suggestione. La scaletta l’abbiamo immaginata in continua evoluzione e l’interazione con il pubblico costituirà un elemento costante dello spettacolo”.

Il pubblico siciliano le ha sempre attribuito una accoglienza calorosa.

Ho suonato in ogni angolo della Sicilia ed ho sempre apprezzato la competenza oltre all’entusiasmo dei siciliani. Conosce i testi, sa già cosa aspettarsi da noi, ci fornisce elementi di confronto sicuramente validi”.

Come è cambiato in 22 anni di carriera?

“Rispetto agli inizi sono cambiati i contesti, c’è il web, la capacità di fruizione della musica è aumentata, la maturazione artistica mi ha portato ad essere particolarmente attento ai suoni e all’elettronica”

Cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo disco?

“La musica deve riuscire ad emozionarti, imbrigliarti. Continuo a non avere confini né obiettivi predefiniti, sto lavorando sui testi, come sempre legati alle emozioni che vivo quotidianamente e darò più spazio all’elettronica”.

Continua a sentirsi addosso l’entusiasmo dei vent’anni?

“L ‘ho dichiarato alla fine della tourneè con Niccolò Fabi e Max Gazzè perché è stata una esperienza unica, e mi ha dato parecchia energia. In realtà non ho più vent’anni ma la musica quando è figlia di combinazioni e di momenti entusiasmanti riesce a stravolgere il tuo modo di essere”.

Le hanno mai chiesto di fare il “giudice” di un talent?

Parecchie volte. Ho rifiutato perché si tratta di un impegno lungo che richiede uno stop forzato al mio dinamismo musicale. Non sono contro i talent, sono una buona opportunità per i giovani, ma non dobbiamo insegnare loro che quella è l’unica strada da percorrere se si vuole raggiungere visibilità e successo. La musica è frutto di altri percorsi, altre modalità di crescita”.

Nei suoi testi c’è sempre una dose di insofferenza nei confronti della politica.

“Non potrebbe essere altrimenti vista la capacità e la competenza che viene fuori dai vari dibattiti. La mia filosofia non è cambiata ma adesso sono anche stufo di parlarne, nei miei testi c’è la vita, le sensazioni del quotidiano, nel scriverli faccio leva sulle esperienze personali e sui fatti che hanno contribuito a rifornire la mia musica di soluzioni concettuali convincenti”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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