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Muore dopo intervento in ospedale, la famiglia si rivolge ai magistrati

Di Anna Murè |

AVOLA – È finito in tragedia un intervento considerato di routine all’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa. A perdere la vita, dopo 11 giorni di ricovero nel reparto di rianimazione, è stato Corrado Roccaro, cinquantottenne avolese. L’uomo era entrato nel nosocomio ragusano, struttura nuovissima inaugurata pochi mesi fa, lo scorso 7 gennaio.

Roccaro è stato ricoverato in cardiologia per un intervento transcatetere di ablazione atriale programmato da tempo e che avrebbe dovuto risolvere una aritmia cardiaca. In genere tale tecnica chirurgica considerata di routine, prevede un breve ricovero post intervento, se non addirittura un day hospital; sembra, inoltre, che tale operazione presenti una bassa incidenza di complicanze. L’operazione sembrava, almeno all’inizio, fosse stata archiviata in maniera positiva ma qualcosa però è evidentemente andata storta. La sera stessa dell’intervento, Roccaro è stato trasferito (pare per un versamento di sangue) nel reparto di rianimazione, dove è rimasto per gli undici giorni successivi in coma farmacologico. Intanto, i familiari dell’uomo, assistiti dall’avvocato Adriana Luminoso del Foro di Siracusa, pochi giorni dopo l’intervento, avevano già presentato un esposto-querela alla Procura della Repubblica di Ragusa, affinché la magistratura accertasse le eventuali responsabilità di quanto accaduto al loro congiunto. La situazione è precipitata il 18 gennaio, quando poco prima delle 9 del mattino, è stata constatata la morte celebrale di Roccaro.

Sui social nelle ultime ore sono stati centinaia i messaggi di cordoglio per la perdita dell’uomo, rappresentante di commercio molto noto e stimato in città, che lascia la moglie Anna e i due figli Maria Rosa e Giuseppe. La famiglia non si dà pace e chiede ora che sia fatta piena luce su questa tragica morte. «Non posso fare altro che ringraziare, anche a nome di mia madre e di mio fratello, tutti coloro che hanno speso parole, messaggi e telefonate che testimoniano la vicinanza alla mia famiglia, in questo momento così difficile per noi tutti – ha detto la figlia di Corrado, Maria Rosa – personalmente le sto ricevendo come se fossero tante carezze».

Al momento, la salma è in attesa dell’autopsia che dovrebbe fugare ogni dubbio sulle cause del decesso. Solo dopo tutti gli accertamenti, potrà essere riconsegnata alla famiglia per disporne le esequie. È probabile, a questo punto, che anche l’Asp di Ragusa possa avviare una indagine interna per accertare quanto accaduto a Roccaro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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