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Ancora strage di civili in Ucraina: almeno 21 persone sono morte sotto il bombardamento russo vicino a Kharkiv

Di Redazione |

«Da pochi giorni a una settimana e mezzo»: è l’orizzonte temporale entro il quale l’Ucraina punta ad arrivare ad un accordo di pace con la Russia, secondo quanto annunciato dal capo negoziatore di Kiev, Mikhailo Podolyak. A fare da garanti a un’intesa, fa sapere Ankara, dovrebbero essere diversi Paesi, tra cui i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu (compresa dunque la Russia), la Turchia e la Germania. Decisamente scettico Blinken che non vede «sforzi significativi» da parte di Mosca. Anzi accusa: «Sta preparando il terreno per attacchi biologici o chimici sotto falsa bandiera».

Ancora strage di civili in Ucraina: almeno 21 persone sono morte sotto il bombardamento russo vicino a Kharkiv, nell’est del Paese. Un cittadino americano è stato ucciso a Chernihiv durante gli attacchi di Mosca. Nel raid sul teatro rifugio di Mariupol in 130 sono usciti vivi dalle macerie. Ma la stima dei morti in città è di 20mila. Londra accusa: «Bombardato dai jet russi, è un crimine di guerra». Si ingrossano intanto le file dei profughi che lasciano l’Ucraina. In Italia già 50mila ufficiali, ma 80mila non dichiarati dice Fedriga. Oltre 3,5 milioni in viaggio complessivamente.

«Se le cose continuassero a peggiorare dovremmo cominciare ad entrare in una logica di razionamenti». Mario Draghi non nasconde le preoccupazioni per gli effetti del conflitto, non lancia allarmi ma ammette «dobbiamo prepararci» senza «allarmi». Preoccupa Visco la carenza di gas che spingerebbe i prezzi energetici ancora più in alto, o costringerebbe per qualche tempo a un razionamento di gas ed elettricità, interrompendo la produzione». Intanto il governo non prevede scostamenti di bilancio e Draghi non vede una recessione, ma «un’Europa e un’Italia che continuano crescere». In cdm arriva i provvediomenti con gli aiuti a imprese e famiglie. Il Def anticipato a fine mese.

Il presidente ucraino Zelensky in videocollegamento con il Bundestag, che l’accoglie con un’ovazione, incalza l’Ue, dicendo che per ogni bomba che cade in Ucraina, si alza un muro sempre più forte fra Kiev e l'Europa. Chiede a Scholz di buttare giù questo muro, ma il cancelliere replica: «La Germania dà il suo contributo e continuerà a farlo. Ma una cosa è chiara: la Nato non entrerà in questo conflitto».

La Francia deve potenziare il suo esercito per essere pronta a rispondere a “una guerra di alta intensità che può tornare sul nostro continente”. Macron impegnato nella sua campagna elettorale in vista delle elezioni presidenziali del 10 e del 24 aprile pensa a «una Francia più indipendente all’interno di un’Europa più forte«. Quindi più armata. Del resto il conflitto Russia-Ucraina è un “elettroshock” per la Nato.

L'appello di Mattarella perché tutti siano impegnati a «battere» la guerra avviata dalla Russia contro l’Ucraina. «La indivisibilità della condizione umana – sottolinea il Presidente – ci deve spingere oggi, con fermezza, insieme agli altri paesi che condividono i valori democratici, ad arginare e a battere le ragioni della guerra aperta dalla Federazione Russa al centro dell’Europa». Zelensky parlerà in videoconferenza con la Camera e il Senato a Montecitorio il 22 marzo alle 11.

Con marzo l’Italia esce dall’emergenza Covid. E’ partito, il conto alla rovescia con il via libera in consiglio dei ministri ai «provvedimenti che eliminano quasi tutte le restrizioni che hanno limitato i nostri comportamenti», ha spiegato Draghi sottolineando che gli italiani «sono stati bravissimi, e in tanti si sono vaccinati». Speranza annuncia la scomparsa dei “colori” per le regioni. Il primo maggio stop all’obbligo del Green pass quasi ovunque. Quello rafforzato in vigore fino al 30 aprile per la ristorazione al chiuso. Così come le mascherine solo al chiuso. il 15 giugno decadono tutti gli obblighi vaccinali, salvo per sanitari e Rsa il cui obbligo finisce il 31 dicembre. Il 30 giugno termina lo smart working. Stop alla Dad a scuola salvo per i contagiati. Capienza al 100% ovunque.

Le polemiche politiche in vista delle elezioni regionali, almeno apparentemente, non sembrano “toccare” il presidente Nello Musumeci che, a margine di una iniziativa sul tonno rosso, si è tolto qualche sassolino: «Io governo, non faccio chiacchiere».

Il direttore dell’Unità di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale Cannizzaro di Catania Antonio Granata, 69 anni, ed il direttore dell’Unità di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale Santa Marta e Santa Venera di Acireale Giovanni Giorgio Battaglia, di 57, sono stati sospesi per otto mesi dall’esercizio del pubblico ufficio di dirigente medico con l’interdizione esclusiva dall’attività di partecipazione a qualsiasi titolo alle procedure di esami e concorsi pubblici dalla Procura di Catania perché indagati, a vario titolo, per corruzione per l’esercizio della funzione e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Coinvolto anche l’imprenditore, Mario Mancini. Secondo la procura di Catania avrebbero truccato il concorso per sei posti di dirigente medico di nefrologia indetto dall’Asp di Catania.

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I condannati con sentenza passata in giudicato per terrorismo e mafia che non stanno scontando la pena in carcere ma in una situazione di detenzione alternativa (arresti domiciliari, affidamento ai servizi sociali) potranno chiedere all’Inps, la pensione sociale o altri ammortizzatori che erano stati revocati e avranno diritto anche ad ottenere gli arretrati. Lo si legge in un messaggio dell’Inps che dà applicazione a una sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo l’articolo della legge 92/2012 che prevedeva la revoca delle prestazioni a fronte di condanne per mafia e terrorismo. Si avrà diritto agli arretrati per ‘indennità di disoccupazione, l’assegno sociale, la pensione sociale e la pensione agli invalidi civili dalla data della revoca della prestazione, per i periodi nei quali il titolare non scontava la pena in carcere.

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Una quindicina di persone senza fissa dimora di cui due con cittadinanza italiana, sono stati fatti allontanare dai ricoveri di fortuna approntati con tende e altro materiale in piazza della Repubblica, da agenti e ispettori della Polizia Municipale che hanno agito insieme agli operatori dell’equipe dell’unità di strada, per offrire sostegno psicologico e opportunità di accoglienza. Ma il provvedimento ha suscitato polemiche. Diverse associazioni hanno contentato l’operato di Dusty e di Polizia Municipale.

Nasce in Sicilia l’Accademia del Tonno rosso, su iniziativa del Dipartimento della Pesca Mediterranea. A presentarla è stato il governatore Nello Musumeci. L’obiettivo è di capitalizzare la grande eredità costituita dalla tradizione dell’industria del tonno in Sicilia.

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«Presenterò le dimissioni dall’incarico di direttore dell’area sportiva del Calcio Catania. Il senso di responsabilità ha prevalso su tutto, anche sulle opportunità». Lo ha annunciato in una nota il dirigente degli etnei, Maurizio Pellegrino. «L'obiettivo della salvezza della categoria è ormai vicino, sono sereno. Oggi mantengo fede a ciò che avevo già dichiarato, lasciando alla nuova proprietà la possibilità di programmare e di gestire in piena autonomia – aggiunge – Presto incontrerò il signor Mancini per approfondire e definire il passaggio di consegne alle nuove professionalità che sono state già annunciate. Il Calcio Catania rimane nel mio cuore». Il nuovo patron Benedetto Mancini è però orientato a respingere le dimissioni,

Attraverso Instagram, Fedez, in lacrime, ha fatto sapere di avere «un problema di salute» e di doversi sottoporre a un percorso di cure. «Ora non sono abbastanza lucido – ha concluso – per andare oltre ma sono pronto ad affrontare questa nuova avventura che la vita mi ha presentato».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA