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Mafia: processo trattativa, Dell’Utri ‘Sono qui per l’ultima udienza’

Di Redazione |

Palermo, 20 set. “Sono qui per l’ultima udienza del mio processo. Ma non ho niente da dire…”. Così Marcello Dell’Utri entrando, a sorpresa, nell’aula bunker Pagliarelli di Palermo dove oggi si terrà l’ultima udienza del processo trattativa Stato-mafia in cui è accusato di minaccia a corpo politico dello Stato. In primo grado era stato condannato a 12 anni di carcere. Nell’ultima udienza, durante le repliche della Procura generale, il pg Giuseppe Fici aveva detto: “Se, come sosteniamo, Dell’Utri ha sponsorizzato la nascita di Forza Italia nel mondo di cosa nostra e della ‘ndrangheta, è assolutamente logico e fattuale che chi ha dato i voti si attenda e pretenda qualcosa in cambio. C’è qualcuno, oggi, che osa contestare la corrente andreottiana della DC fosse appoggiata da cosa nostra o che cosa nostra abbia votato i socialisti nell’86? Negli anni ‘93-’94 cosa nostra e ‘ndrangheta hanno votato, esultato e brindato per vittoria di Forza Italia. Se poi nei mesi successivi, si chiede un segnale di riconoscenza, è implicita la minaccia”.

Il pg Fici ha poi ricordato che “i difensori difendono un imputato indifendibile e portano avanti tesi insostenibili e con la chiamata a testimoniare ‘dell’amico Silvio’ (parole della difesa), con il suo silenzio, ha portato acqua alla tesi dell’accusa”. “Quanto tempo si è perso in attesa di potere sentire il testimone Berlusconi che poi, alla fine ha scelto, come suo diritto, di avvalersi della facoltà di non rispondere di fatto comunicando di essere indagato per le stragi del 1992 e non dando la sua versione a sostegno ‘dell’amico Silvio’, come definito dalla difesa stessa”, ha concluso Fici. Oggi i giudici della Corte d’assise d’appello si ritireranno in Camera di consiglio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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