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Manovra: Tadini (Aip) su addio pellicce vere ‘amareggiati, bandito pezzo di storia’

Di Redazione |

Milano, 22 dic. L’Associazione italiana pellicceria esprime “tutto il proprio rammarico all’indomani del voto di un emendamento alla legge di Bilancio che ha proposto il divieto al lavoro di uno specifico settore senza discussione parlamentare, senza alcun confronto con gli operatori, senza adeguati indennizzi, inserendolo in un provvedimento che dovrebbe rilanciare l’economia”. E’ quanto si legge in una nota.

“Questo voto cancella un pezzo di made in Italy e un intero settore produttivo in un momento storico che vede una pandemia in corso e una nazione nuovamente provata dalla permanenza del virus. Gli allevamenti di visoni italiani sono un’attività legittima, regolamentata, certificata, controllata. Garantiscono una produzione di qualità, sono ispezionati da revisori autonomi e seguono il protocollo WelFur per il benessere degli animali in allevamento, il sistema riconosciuto dalla Commissione europea e inserito nella banca dati sull’autoregolamentazione” dichiara Roberto Tadini, presidente di Aip.

“Riteniamo che con questo gesto sia stato bandito un pezzo di storia di questo Paese. Il nostro appello va al presidente Draghi e al suo senso di responsabilità per rivedere quella che a nostro parere è stata un’operazione ideologica inserita in una legge senza avere alcun legame con necessità di bilancio di Stato. L’allevamento di visoni in Italia è un segmento economico piccolo, ma è un’ eccellenza nel mondo. Appartiene a una tradizione e a una cultura rurale di secolare memoria. Siamo colpiti e amareggiati. Il nostro grazie va alle forze politiche e ai senatori che hanno provato ad opporsi a questo ‘esproprio’ ingiustificato”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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