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**Tv: Santoro, ‘l’app di ‘Servizio Pubblico’ è già la 4a più scaricata’**

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Di Redazione |

Roma, 23 feb. “Se uno va su App Store in questo momento, l’app di ‘Servizio Pubblico’ è al quarto posto nella classifica di quelle più scaricate. Questo testimonia una domanda di informazione non soddisfatta”. Così Michele Santoro all’Adnkronos commentando il successo, a poche ore dall’annuncio, di ‘Servizio Pubblico’, l’app innovativa che il giornalista ha creato con un team di giovanissimi (“Sono tutti vicino ai 20 anni”, spiega) per presentare la quale ha dato appuntamento per domani sera alle 21 al Piccolo Eliseo di Roma.

Un progetto che prevede “un’applicazione innovativa per diffondere informazioni ignorate e censurate e una Associazione che si batterà per la pace, per arrestare la distruzione del pianeta, per mettere in discussione la fabbrica della disuguaglianza. Sarà una avventura da condividere per ridare voce all’Italia senza rappresentanza”, spiega Santoro, che nella sua carriera ha lavorato per tutti i gruppi televisivi italiani, da Rai a Mediaset e La7.

La scelta di domani per il debutto non è casuale: il 24 febbraio è infatti un anno esatto dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. “Non è casuale perché è sulla guerra che si registrano le omologazioni dei mezzi di comunicazione in Italia, ed è sulla guerra che c’è una sorta di pensiero unico dominante -scandisce il giornalista 71enne- Alcuni colleghi storcono il naso, ma non devono misurarsi con me, ma con questa domanda di informazione che invece esplode loro malgrado. Nella concezione di giornalismo alla quale mi ispiro io tutte le idee devono avere la possibilità di avere libera circolazione”.

Invece, spiega Santoro, “è come se ci fosse una parte di noi considerata fuorilegge. E’ un modo per dire ‘no, non siamo fuorilegge ma siamo cittadini italiani con gli stessi diritti costituzionalmente garantiti'”. La diretta della serata verrà trasmessa in streaming sul profilo Facebook e YouTube di Santoro oppure scaricando l’applicazione ‘Servizio Pubblico’ da ‘Play Store’ e ‘App Store’.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA