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Licata, feto morto al nono mese di gravidanza, aperta inchiesta

La procura di Agrigento ha aperto un fascicolo dopo la denuncia del papà, un bracciante agricolo di Palma di Montechiaro

Di Gaetano Ravanà |

La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta, sul decesso di un feto, al nono mese di gestazione, morto prima di venire alla luce, all’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” di Licata. Il padre, un bracciante agricolo ventinovenne, di Palma di Montechiaro, martedì, s’è presentato alla caserma dei carabinieri di Licata, e ha denunciato il decesso, intrauterino del feto, una bambina che doveva venire alla luce tra qualche giorno, portato in grembo dalla propria moglie, una casalinga ventiseienne, giunta al nono mese di gravidanza.

La piccola è deceduta a causa, secondo la denuncia dell’uomo, della “negligenza e imperizia dei medici dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata”. La donna è stata subito ricoverata al reparto di Ostetricia e Ginecologia. Non è in pericolo di vita. I carabinieri hanno acquisito le cartelle cliniche della puerpera, e il sostituto procuratore, titolare dell’inchiesta, ha disposto l’autopsia sul corpicino della nascitura, che servirà a fare chiarezza. La salma è stata trasferita nella camera mortuaria dello stesso ospedale, in attesa dell’esame autoptico.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA