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Poste, cronica carenza in provincia di Agrigento

Di Gaetano Ravanà |

Da alcuni anni a questa parte, sono stati elaborati da parte dell’Azienda Poste, diversi progetti che hanno realizzato un nuovo modello di gestione dei servizi improntato, oltre che alla nuova configurazione layout, alla informatizzazione di tutti gli sportelli.

L’Azienda nei suoi progetti, aveva come finalità la realizzazione di un processo produttivo finalizzato alla maggiore efficacia-efficienza, capace di implementare la gamma dei servizi resi e di fidelizzare la clientela riducendo i tempi di attesa e garantendo la sicurezza delle procedure. A questi condivisibili obiettivi, purtroppo, non fa rima l’attenzione gestionale quotidiana, con cui l’Azienda  dovrebbe assicurare la continuità del target di qualità, così come fissato dalla Carta dei Servizi.

E’ quello che sostiene il sindacato Uil che accusa le Poste di diversi disagi ai cittadini.

“Banalmente, infatti – si legge in una nota – tale compromissione passa attraverso la somma di negatività che si ripercuote sul normale andamento del processo produttivo a totale carico delle lavoratrici e dei lavoratori. Tale inaccettabile atteggiamento, porta ad una condizione lavorativa non più sostenibile, considerata la cronica carenza organica di OSP, nel capoluogo e provincia tamponata “solo negli uffici con riduzione dei tempi d’attesa” attraverso distacchi di unità OSP sottratti agli uffici con organico già carente, ed in aggiunta, facendo ricorso alle prestazioni straordinarie oltre il limite consentito dalle vigenti regole contrattuali; tutto ciò per effetto del continuo esodo incentivato (“QUOTA 100” – LEGGE FORNERO”) , aspettative a vario titolo, infortuni, maternità, ecc. Riteniamo, che occorre, anzi urge, una immissione di nuovo personale, anche attraverso la trasformazione dei contratti a full time, unitamente alla perequazione della pianta organica degli uffici carenti di personale quali, in via non esaustiva: ALESSANDRIA DELLA ROCCA – BIVONA – CALAMONACI -CAMMARATA – AGRIGENTO/8 – AGRIGENTO/6 – CANICATTI/1 – CANICATTI/2 – CANICATTI/3 – CASTROFILIPPO – FAVARA/2 – JOPPOLO GIANCAXIO – LAMPEDUSA – LICATA/1 – PALMA DI MONTECHIARO – RAVANUSA –  RIBERA/1  – SANTO STEFANO QUISQUINA – VILLAFRANCA SICULA.  Altra nota dolente, è rappresentata dalla non adeguata ottimizzazione degli strumenti di lavoro quali stampanti, monitor, sedie usurate e fatiscenti, che non garantiscono la corretta postura per tutta la durata della prestazione lavorativa; postazioni di lavoro con spazi limitati e strumenti di lavoro superati non funzionali da epoca medievale; mancata presenza agli sportelli di rilevatori di banconote sospette di falsità; persistente malfunzionamento “Lettore Panini VISION X” assegni – bollettini; malfunzionamenti degli impianti di condizionamento, in presenza di temperature esterne superiori ai 35 gradi; mancata applicazione della legge 81/08 da parte del Management Aziendale ai vari livelli in materia di ’SICUREZZA’’ mettendo a serio rischio l’incolumità fisica della clientela e degli operatori. E’ utile ricordare che dal Mercato Privati l’Azienda trae i significativi risultati di bilancio, mentre non riesce ad intervenire adeguatamente per  riportare serenità, entusiasmo e senso di appartenenza al personale OSP che ha contribuito, e continua a contribuire, a mantenere alta l’immagine di Poste Italiane S.p.A., attraverso l’alta professionalità degli addetti”  

La Uilposte,a fronte di questa realtà , ritiene non più rimandabile l’attivazione di un diverso approccio aziendale verso  un settore indispensabile come la “Sportelleria“.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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