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Rifiuti: riunione in Prefettura sul mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori

Di Redazione |

Riunione oggi in Prefettura per analizzare la gravissima situazione del servizio di Igiene ambientale, con conseguenti inadempienze contrattuali ed enormi ritardi nella corresponsione delle retribuzioni. A chiedere l’intervento del rappresentante dello Stato in provincia di Agrigento, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Buscemi, Gallo ed Acquisto oltre ai segretari generali Fp Cgil Iacono, Fit Cisl Stagno e Uil Trasporti Manganella.“I lavoratori – hanno detto i sindacati al prefetto – percepiscono, sistematicamente, la corresponsione della retribuzione mensile, per l’attività di lavoro svolta alle dipendenze delle ditte che hanno in appalto la raccolta dei rifiuti, con un rilevante ritardo rispetto al termine inderogabile prescritto dal contratto nazionale. Purtroppo, ciò non accade, tanto che per legge ai lavoratori spetterebbe anche un interesse del 3% in caso di mancata corresponsione entro e non oltre il 15° giorno del mese successivo. Il mancato pagamento dello stipendio ha comportato e continua a comportare numerosissimi disagi e problemi ai dipendenti che non riescono neppure, naturalmente, a lavorare con la massima serenità”.Il prefetto Caputo ha rassicurato un suo intervento, ma considerato che i problemi sono diversi da un comune all’altro, ha spiegato che è meglio affrontare singolarmente ogni situazione. Pertanto, considerato il mese agostano, si è impegnato a convocare le parti in causa, sindacati, lavoratori e ditte oltre che i comuni, dal primo settembre in avanti.“E’ chiaro – sostengono i sindacalisti – che nel frattempo, i lavoratori continueranno ad andare avanti senza stipendio. Noi cercheremo il possibile, anche in questo periodo di piena estate di cercare una soluzione, ma non sarà facile. E’ chiaro, che dal prossimo mese di settembre, anche grazie all’intervento del prefetto, bisognerà chiarire una volta e per tutte questa drammatica vicenda che non rende serene centinaia e centinaia di famiglie”.

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