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Serie C, l’Akragas ritrova l’orgoglio: pari a Cosenza

Di Fabio Russello |

COSENZA – AKRAGAS 0 – 0

COSENZA: Saracco, Corsi, Idda (dal 46’ Calamai), Palmiero, Perez (dal 75’ Okereke), Trovato, Bruccini (dal 82’ Mungo), Tutino (dal 75’ Baclet), Pascali, D’Orazio, Dermaku. All.: Occhiuzzi. A disp.: Zommers, Ramos, Pasqualoni,, Boniotti, Camigliano, Braglia.

AKRAGAS: Vono, Mileto, Danese, Scrugli (dal 75’ Ioio) Pastore, Sanseverino, Navas, Carrotta, Zibert, Dammacco (all’87’ Saitta), Moreo (dal 67’ Camarà). All.: Criaco. A disp.: Lo Monaco, Minacori, Caternicchia, Pisani, Petrucci, Bramati, Canale, Raucci.

ARBITRO: Valerio Maranesi di Ciampino (ass.: Stefano Montagnani di Salerno e Giuseppe Pellino di Frattamaggiore).

NOTE: angoli 13 a 4; espulso al 45’ Trovato per fallo di reazione; ammonito Danese, Mileto, Baclet; Spettatori 1200. Recupero 2’ + 5’.

L’Akragas ritrova l’orgoglio e impone il pari al Cosenza al termine di un match giocato nel fango del San Vito. Sembra però una squadra diversa rispetto a quella guidata fino a tre partite fa da Di Napoli, circostanza che fa crescere ancora i rimpianti perché il tecnico andava cambiato prima.

Criaco boccia di nuovo Camarà e lancia Dammacco dal primo minuto. Il 3 5 2 è chiarissimo anche se gli esterni pensano molto più a difendere piuttosto che ad attaccare e si punta, per quel che si può al possesso palla. Le statistiche del primo tempo dicono che il possesso è 52 a 48 per i calabresi, ma il campo è davvero infame per la pioggia incessante e dunque fare tre passaggi consecutivi è un’impresa (e l’Akragas 2018 non ha esattamente nella caratura tecnica il suo forte). Ma almeno con Criaco Zibert è più al centro del gioco e Carrotta sembra più concreto e qualche risultato si vede.

Il Cosenza comunque arriva almeno tre volte pericolosamente dalle parti di Vono, ma il portiere agrigentino è monumentale. L’attacco dell’Akragas è invece non pervenuto, come ormai d’abitudine in tutta l’annata. A fine primo tempo un episodio che avrebbe potuto cambiare le sorti del confronto: Trovato del Cosenza si fa cacciare dall’arbitro, ma l’Akragas è scottata perché anche con Catanzaro e Trapani aveva giocato tutta la ripresa in superiorità numerica senza però trarne alcun beneficio.

Nella ripresa il Cosenza passa a quattro in difesa e, almeno sulla carta, ci potrebbe essere lo spazio per la velocità di Camarà. Ma il giocatore della Guinea Bissau arrivato dall’Avellino a gennaio, ha deluso tutte le aspettative. Alla fine Criaco lo mette dentro intorno al 20’ della ripresa. Che il Cosenza giochi con un uomo in meno non si nota. Ma alla fine la clamorosa occasione da rete l’Akragas ce l’ha proprio con Camarà che parte in contropiede a 3 minuti dalla fine. Il Cosenza prova l’arrembaggo ed è disordinato e quando diventa pericoloso c’è sempre Vono a metterci una pezza.

LE AZIONI SALIENTI

Al 2’ Ingenuità di Danese che regala il pallone a Bruccini, ma Vono in uscita è perfetto.

Al 13’ Pascali salta in terzo tempo su cross di Tutino, ma il centrocampista manda alto da cinque metri.

Al 18’ Bruccino è protagonista di un’azione personale, il suo diagonale è alto di pochissimo, ma Vono era sulla traiettoria.

Al 36’ Perez solo davanti a Vono, ma il portiere biancazzurro è monumentale.

Al 44’ Sanseverino tarda a lanciare Dammacco (o forse è lui che scatta troppo presto) e l’Akragas spreca un contropiede monumentale. Sul capovolgimento di fronte Bruccino calcia forte ma Vono c’è.

Al 46’ Bruccini in mischia coglie il palo sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Al 62’ Corsi tira in diagonale e il pallone attraversa una selva di gambe e poi in angolo.

All’86’ il pallonetto a rientrare di Camarà sembrava diretto in gol, ma Saracco è miracoloso.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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