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Uil etnea su dati cassa integrazione «Non si vedono segnali di ripresa»

Uil etnea su dati cassa integrazione «Non si vedono segnali di ripresa»

Il segretario generale Fortunato Parisi: «Il segno è negativo rispetto al 2014. La spiegazione è semplice, sono decisamente meno le imprese in città e provincia»

Di Redazione |

CATANIA – «Tutti i dati 2014 sulla Cassa integrazione a Catania, confrontati con quelli dell’anno precedente, portano il segno meno. La spiegazione è semplice: sono decisamente meno le imprese in città e provincia».

Lo afferma il segretario generale della Uil di Catania, Fortunato Parisi commentando i dati del «Dodicesimo Rapporto sulla Cassa Integrazione» diffusi dal Servizio nazionale Uil Politiche del Lavoro e della Formazione. Il sindacalista rileva che «centinaia, migliaia, di famiglie sono così passate in pochi mesi dalla triste certezza di un reddito ridotto al dramma dell’azzeramento della principale e spesso unica fonte di sostentamento» e che «la spesa sociale diventa, quindi, irrinunciabile, al di là, al di sopra dei tagli». Parisi sottolinea che ce Uil, sin dalle prossime settimane « intensificherà il confronto con le amministrazioni comunali sui bilanci preventivi, ritenendo prioritario il sostegno a chi davvero ha più bisogno di aiuto».

«Ammesso che altrove si stiano notando – aggiunge Parisi – sia chiaro che qui segnali di ripresa proprio non se ne vedono. Se qualcuno ha ricette si faccia avanti. Purché non ci faccia perdere tempo, ormai inesorabilmente scaduto. Noi della Uil confermiamo la strada maestra di sempre, quella del dialogo e della collaborazione. Arroganza e bassi calcoli di tornaconto non pagano. Ribadiamo, quindi, l’appello a istituzioni, forze sociali e politiche affinché in piena sinergia cerchino assieme a noi soluzioni di crescita e sviluppo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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