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Il duello elettorale continua anche dopo che le urne si sono chiuse

Di Maria Concetta Goldini |

GELA (CALTANISSETTA) – Sarà l’avv. Girolamo Rubino ad assumere la difesa del sindaco Lucio Greco nel ricorso al Tar presentato dal suo avversario alle elezioni Giuseppe Spata e dalle liste del centrodestra per ribaltare il risultato emerso dalle urne.

Il sindaco Lucio Greco. «I cittadini devono sapere che mentre si cerca in tutti i modi di avviare progetti, di risolvere problemi di igiene, dell’occupazione c’è chi presenta ricorso non per tentare di ottenere un ribaltone sul risultato numerico delle elezioni che è incontrovertibile avendo riportato 1500 voti in più del mio avversario ma su questioni procedurali che, ammesso che ci siano, nulla c’entrano con il risultato effettivo delle elezioni. Procedure curate peraltro da un funzionare padre di un candidato con le loro liste non con le mie». Sente puzza di bruciato il primo cittadino: «La verità è che c’è un gruppo di potere in questa città che non vuole cedere il passo e rassegnarsi ad avere perso le elezioni e cerca in tutti i modi di ribaltare il risultato. Fa male i conti chi pensa di avere davanti un sindaco debole che cede ai ricatti pur di evitare questo ricorso. Al ricorso ci penserà il mio legale, io ho altro da fare. Ho vinto le elezioni e devo governare la città».

L’antagonista Giuseppe Spata. «In campagna elettorale mi ha definito un prestanome, ora dice che ci sono i poteri forti dietro il ricorso al Tar che ho presentato insieme agli alleati di centrodestra. Ma oggi l’avv. Greco è sindaco della città ed il dovere morale di dire alla città chi sono questi poteri forti e di andare in Procura a denunciarli. Non è più il tempo di parole, Greco si comporti come si addice ad un sindaco, denunci e dica ai cittadini quello che sa»: è il commento di Giuseppe Spata il leghista candidato a sindaco del centrodestra fino al 12 maggio ed oggi capo dell’opposizione in consiglio comunale. 

«Greco è il primo cittadino e non può dire menzogne alla città – continua Spata – perciò lo invito a dichiarare pubblicamente se sul metodo della raccolta delle firme noi diciamo falsità. Lo spieghi come si è svolta la sottoscrizione delle liste. Per rispettare le regole io ho rischiato di perdere due delle quattro liste che mi sostenevano cioè di partecipare alle elezioni con una prospettiva certa di sconfitta. In 2 giorni abbiamo raccolto in modo corretto 800 firme. Le liste di Greco lo hanno fatto?». E riguardo alle fibrillazioni che il ricorso introduce nel mondo politico, il capo dell’opposizione dice senza esitare: «Ricorrere è un nostro diritto. Greco può governare serenamente, il consiglio può lavorare. Il sindaco ha la maggioranza in aula e non ha scuse. Il centrodestra non vuole poltrone. Non ci interessano la vicepresidenza, la presidenza di qualche commissione o altro. Oggi siamo all’opposizione , domani si vedrà».

La decisione. Spetta al Tribunale amministrativo di Palermo decidere. Il ricorso Spata non poteva presentarlo prima della proclamazione del sindaco. Dall’indomani del ballottaggio e con il “via libera” dei vertici regionali della Lega, Spata si è messo al lavoro con gli alleati giorno e notte per raccogliere le prove documentali inserite nelle 31 pagine del ricorso.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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