Notizie Locali


SEZIONI
Catania 19°

Catania

Addio a Nuccia Di Franco, la “pasionaria” della natura

Di Carmen Greco |

L’ultima mail me l’aveva spedita poco più di un mese fa. Le avevo chiesto di aiutarmi a stilare un vademecum sui comportamenti da tenere durante le escursioni, ora che le belle giornate inducono ad uscire e che la gente incivile riduce boschi e riserve in porcilaie. Lei si era messa subito al lavoro e assieme al compagno di una vita, Luigi Lino, mi aveva risposto con la solita gentilezza. Anzi, mi ero scusata con lei perché non ero riuscita a darle un immediato riscontro e lei mi aveva risposto con un «niente scuse per noi “collaboratori’’…. ti allego di nuovo il vademecum con l’aggiunta “Non incidete”, per non vedere i tronchi di betulle e di altri alberi trattati malissimo dagli escursionisti. Alla prossima, Nuccia». Non potevo immaginare che sarebbe stata l’ultima.

Se n’è andata, a 71 anni, lucidissima, fino alla fine, lasciando nello sconforto il marito Luigi, il figlio Claudio, e i tanti amici che, negli anni, Nuccia Di Franco aveva saputo raccogliere intorno a sé, nonostante la grave malattia che si portava addosso, come una leonessa.

Per la Sicilia è stata una pioniera nella difesa dell’ambiente, quando di ambiente non ne parlava nessuno.

Originaria di Leonforte, prof. d’Inglese all’Istituto professionale Einaudi, la sua passione e il suo impegno per la natura assoluti, senza se e senza ma. Il primo a “convertire” era stato proprio Luigi Lino che aveva abbandonato la doppietta da cacciatore per diventare un naturalista a tempo pieno.

A Nuccia Di Franco si deve il fondamentale contributo – negli Anni Ottanta – per la costituzione del Parco dell’Etna, grazie alla sua amicizia con il direttore del Parco nazionale d’Abruzzo, Franco Tassi. Proveniva dal Wwf (Anni Settanta) e, poi, aveva fondato il “Fondo siciliano per la Natura”, dando vita ai centri di recupero per la fauna selvatica, ad Ognina e a Valcorrente, in cui sono stati assistiti e curati centinaia di animali selvatici in difficoltà. Non c’era dibattito, protesta, manifestazione sul tema delle aree naturalistiche in cui non si buttasse a capofitto, sempre a tutela dell’ambiente. Fino a ieri è stata consigliera nazionale di Pro-natura, la più antica associazione ambientalista italiana di cui era referente per Catania e Ragusa assieme a Luigi Lino. Nel 2012 è stata insignita del titolo di “Ambasciatrice della natura” dalla rete “Centro Parchi Internazionale”.

Con lei se ne va una combattente e una donna di grande cultura, non solo in ambito naturalistico.

Dalla redazione de “La Sicilia” (con la quale aveva collaborato) le condoglianze al marito Luigi Lino e al figlio Claudio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA