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Catania, depredavano le ville di periferia, arrestata banda di ladri

Di Redazione |

Cinque persono sono state arrestate dalla Polizia di Catania perché ritenuti facenti parte di una banda dedicata ai furti in villa. Il provvedimento è stato firmato dal gip del Tribunale di Catania, nei confronti di Giuseppe Di Stefano di 37 anni, Umberto Minnella di 22 anni, Antonino Pino di 27 anni, Salvatore Faro di 26 anni e Davide Leanza di 41 anni. Tutti, ad eccezione di Minnella che è stato messo ai domiciliari, sono finiti in carcere. Tutti sono accusati a vario titolo ed in concorso tra loro di furto pluriaggravato (furto in villa), ricettazione e art.707 c.p. per possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli. L’inchiesta è stata condotta su delega della Procura di Catania dai poliziotti del Commissariato di Acireale e ha consentito di individuare una pericolosa “banda” composta da 5 pregiudicati catanesi e dedita alla commissione di furti “in villa”.

VIDEO: LA BANDA ALL’OPERA

LE FOTO DEGLI ARRESTATI

La tecnica – spiega la Polizia – consolidata del gruppo era quella della preventiva individuazione dell’obiettivo da colpire, nel caso specifico la villa da svaligiare, in base all’orario, alla zona, alla presenza di persone nei pressi e alla possibilità di essere controllati da forze dell’ordine in servizio di controllo del territorio; la scelta si concentrava su zone isolate o, comunque, non centrali e poco abitate. Le indagini hanno preso avvio lo scorso 28 marzo in seguito alla commissione di un furto in una villa della zona di Guardia Mangano, nel corso del quale alcuni individui, travisati da passamontagna, si erano introdotti all’interno della villa ed avevano depredato un ingente bottino composto da vari orologi di pregio, giubbotti griffati e gioielli.

Nel corso dei controlli seguiti al colpo una pattuglia del Commissariato aveva intercettato una autovettura di grossa cilindrata con 5 individui sospetti a bordo. Immediatamente fermati e sottoposti a perquisizione personale e dell’autovettura, sono stati trovati occultati sotto i sedili anteriori, alcuni scaldacollo, guanti da lavoro ed un cacciavite. A quel punto la perquisizione è stata estesa anche nelle loro abitazioni nella zona Cibali-Nesima. E nel corso dei controlli è stata rinvenuta buona parte della refurtiva del furto del 28 marzo: bracciali, pellicciotti, giubbotti, orologi ed anche 2 computer portatili, risultati questi ultimi provento di un furto commesso nella zona di Viagrande a febbraio. A quel punto è stata trasmessa una nota in Procura da cui poi è scaturita l’ordinanza eseguita nella notte.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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