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Catania, rapine a mano armata a tabaccherie e distributori, sei arresti

Di Redazione |

I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Catania Fontanarossa su delega della Procura di Catania hanno eseguito tra Catania, Messina, Agrigento e Catanzaro, un’ordinanza cautelare firmata dal gip del tribunale etneo nei confronti di sei persone ritenute responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, furti aggravati e ricettazione. L’operazione è stata denominata Fermi Tutti.

LE FOTO DEGLI ARRESTATI

I VIDEO DELLE RAPINE

L’inchiesta era partita dopo una rapina messa a segno da persone che a volto coperto e armate di pistola avevano assaltato un’area di servizio con annesso bar tabacchi e rifornimento carburanti a Misterbianco nel luglio del 2014 seguita, a distanza di soli due giorni, da un’ulteriore rapina a mano armata nei confronti di un rifornimento carburanti sito ad Aci Castello e successivamente da un’altra rapina a un distributore di Catania in contrada Gelso Bianco, tutte commesse con analoghe modalità.

L’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza degli esercizi rapinati e l’acquisizione dei successivi riscontri investigativi hanno consentito di individuare uno dei rapinatori in Giuseppe Litrico, 24enne di Misterbianco. Proprio seguendo gli spostamenti di quest’ultimo, in pochi mesi i militari hanno delineato componenti e caratteri del gruppo di banditi.

Oltre a Litrico, sono stati arrestati anche gli altri cinque componenti il gruppo: il 38enne Francesco Ferlito, ritenuto il promotore del gruppo, Maurizio Famà, 37enne, Carmelo La Rosa, Carmelo Molito e Anthony Scarpato, quest’ultimi 24enni, tutti di Catania.

A loro carico non solo le registrazioni video che immortalavano le loro caratteristiche fisiche (i volti, spesso, erano coperti da passamontagna) ma anche i sequestri effettuati nelle loro abitazioni di numerosi indumenti – molti dei quali idonei al travisamento – del tutto coincidenti con quelli utilizzati per le rapine.

Tra gli episodi delittuosi c’è anche quello del luglio 2014 quando i banditi, utilizzando due autovetture appena rubate a San Gregorio di Catania e utilizzate come ariete hanno infranto, durante la chiusura notturna una delle vetrine d’ingresso del centro Commerciale “Porte di Catania” per penetrarvi e girovagare per la galleria commerciale a bordo delle stesse auto.

Abbandonato il centro commerciale, nella stessa giornata, la banda realizzerà due rapine a mano armata in danno di distributori di carburante, la prima ad Acireale la seconda a Catania. Tra luglio 2014 e febbraio 2015 sono attribuiti al gruppo oltre 20 tra rapine a mano armata, spaccate a centri commerciali, bar tabacchi e gioiellerie, nonché numerosi furti e ricettazione di auto utilizzate per portare a termine i reati, nei centri abitati di Catania, Misterbianco, Aci Catena, Aci Castello, Belpasso e Nicolosi, per un bottino, complessivamente quantificato in circa 50 mila euro tra denaro contante, tabacchi e biglietti “gratta e vinci”. Gli arrestati sono stati tradotti presso le case circondariali di Catania, Messina, Caltanissetta e Catanzaro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA