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Elly Schlein a Catania, tra amministrative e Primo Maggio: «Possiamo vincere»

La segretario dei Dem prosegue il suo tour siciliano

Di Maria Elena Quaiotti |

Un’ora e mezza di ritardo, ma alla fine Elly Schlein è arrivata anche a Catania, dopo una intensa giornata tutta siciliana, partita da Palermo con la commemorazione dell’uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, proseguita a Ragusa e Siracusa. Domattina l’appuntamento a Piana degli Albanesi e Portella della Ginestra, in occasione del 1 maggio, in memoria dei lavoratori e lavoratrici uccisi mentre lottavano per il loro diritto alla terra e al lavoro dignitoso. Come la Costituzione, del resto, recita.

Ad accoglierla nel capoluogo etneo, oltre alla folla, il candidato sindaco dei “progressisti” Maurizio Caserta, che ha premesso “Catania è una città ferita, lo sappiamo tutti. E bisogna rimarginare le ferite. Ma ha anche una passione infinita, se tu avessi tempo e girassi la città vedresti ranta effervescenza, passione, ragazzi che si scommettono. Una città vivace, vitale, legale, non può ancora essere guidata da amministrazioni che non sono né vivaci, né vitali, né legali. Il passo da fare è estendere questi sentimenti anche alle istituzioni, e noi saremo all’altezza”.“Buonasera Catania, grazie per questa splendida accoglienza – ha detto la Schlein, ripercorrendo insieme ai presenti la sua giornata – Pio La Torre aveva già colto quanto fosse indispensabile colpire le mafie sui loro profitti e sui loro patrimoni, a lui dobbiamo l’intuizione della legge sui beni confiscati, sul 416 bis. La sua “lezione” ancora oggi è così attuale, oggi che arrivano finanziamenti importanti come quelli del Pnrr, mentre chi governa questo Paese decide di abbassare le tutele di legalità e alzare la soglia del contante facendo un regalo a chi evade e fa “nero”, decide di fare i condoni e, al contempo, di modificare il codice degli appalti per rendere possibile il subappalto a cascata, esattamente ciò che rischia di rendere più difficili i controlli, più precario il lavoro e più facile lo sfruttamento di lavoratrici e lavoratori. Così – ha proseguito – si tradisce l’impegno di chi ci ha insegnato dove colpire le organizzazioni criminali e mafiose”.

“La sfida lanciata a Catania – è poi scesa in tema elettorale – è interessante, il progetto collettivo e plurale accanto a Maurizio Caserta. Siamo qui per ridare speranza a Catania e vincere, questa vostra bella città merita un futuro diverso. I giovani meritano di poter lavorare e non in modo precario, costruirsi un futuro, una famiglia per chi lo vuole fare, nei nostri territori.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA