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L’interminabile processione di Sant’Agata: attesa per l’«acchianata» di Sangiuliano e il canto delle suore

Di Redazione |

CATANIA – Come ogni anno, la mattina del 6 febbraio Sant’Agata è ancora in giro per Catania con i suoi tanti fedeli per la conclusione dell’interminabile processione dell’amatissima Patrona della Città. Partito ieri pomeriggio poco dopo le 17 per il cosiddetto giro interno, il Fercolo con il busto reliquiario (non preceduto dalle candelore rimaste in Cattedrale per la pioggia e conseguenti motivi di sicurezza) alle 8 del mattino si trovava ancora in via Etnea sulla strada del ritorno, ma con ancora davanti due appuntamenti attesissimi dai devoti ma anche dai visitatori, ovvero l’«acchianata» (salita) di San Giuliano e il canto delle suore di clausura in via Crociferi, appuntamenti che tra l’altro scorso anno saltarono per le pessime condizioni del tempo creando tensioni, malumori e quella che fu chiamata la “rivolta dei cordoni”.

Quest’anno invece tutto al momento sembra filare liscio, il sole illumina la città e con molta probabilità la processione sarò completata con l’intero giro interno e la totalità delle tappe.  E come sempre le previsioni sull’orario di rientro del fercolo in cattedrale sono quasi impossibili da stimare. Dopo via dei Crociferi, la processione proseguirà per piazza San Francesco D’Assisi, via della Lettera, via Garibaldi e infine piazza Duomo. 

Grande momento di festa e devozione invece nella notte per un altro dei momenti salienti della processione, ovvero l’arrivo al Borgo con la sosta davanti la chiesa di Sant’Agata al Borgo e il tradizionale spettacolo dei fuochi d’artificio che quest’anno si è tenuto poco dopo le 6 del mattino.

E mentre il fercolo procede il suo cammino sono tanti i grossi ceri accesi portati a spalla dai devoti, nonostante l’appello esplicito del Comitato a evitarli; procedono a tratti veloci, a rischio e pericolo delle tante persone che camminano verso piazza Duomo cercando di andare il più possibile incontro alla Santa: «È una questione di devozione – dicono a denti stretti portando ceri anche di oltre 60 chili – non possono imporci di non farlo». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA