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Catania, il piano triennale lavori pubblici fotocopia del passato

Molte voci “replicate”,  segno che tanti lavori già programmati non sono stati realizzati. Nel 2023 prevista la realizzazione del porto turistico alla diga foranea,  nel 2024 il nuovo cimitero

Di Maria Elena Quaiotti |

Che sia l'ultimo piano triennale dei lavori pubblici del Comune “fotocopia” dei precedenti: possiamo solo augurarcelo, anche se nel leggere il documento per il triennio 2022-2024 molte voci sono ancora identiche a quelle del passato. Abbiamo quindi il senso di come (non il perché) tanti lavori, attesi dalla città, non siano ancora stati realizzati. 

Alcuni esempi? Già nel 2014 si parlava della copertura fotovoltaica e degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole che, se fossero stati effettuati, oggi avremmo ben altra situazione; oppure del completamento della rete fognaria e ampliamento del depuratore (poi “passata” alle competenze del commissario unico di depurazione), ma anche della viabilità di scorrimento Rotolo-Ognina, perennemente riproposta. Una voce invece mai più ricomparsa, dal 2014, riguarda la realizzazione del nuovo stadio nella “piana” di Librino, 450 milioni di fondi privati, con tanto di progetto e rendering che avevano fatto sognare i tifosi: che fine ha fatto?

Un altro dei casi eclatanti riguarda le linee previste a partire dal 2023 del Brt 2 (Nesima-Stesicoro), 3 (Librino, Cimitero, piazza Palestro e centro), 4 (Catania sud, aeroporto, stazione centrale e centro) e 6, che in realtà sarebbe il tratto del Brt2 da viale Vittorio Veneto a piazza Europa. Un progetto, il 6, mai approvato, come tutti gli altri previsti del resto, e nonostante questo inseriti in elenco: il primo Bus Rapid Transit era stato inaugurato nel 2013, il Brt 1 da Due Obelischi a Stesicoro, di recente è stato avviato il Brt 5 dalla stazione al Cannizzaro. I fondi (europei) ci sono, e sono stati rimodulati nel nuovo ciclo 2021-2027. Che questa sia la volta buona? Dietro la mancata realizzazione di tante opere c'è chiaramente un problema più elettorale che politico: quale consenso potrebbe avere, ad esempio, un Brt2 che passa per il viale Mario Rapisardi dove il parcheggio selvaggio e l'occupazione non autorizzata di suolo pubblico ancora oggi la fanno da padrone, con perenne impunità?

Nell'ultimo elenco opere pubbliche “tornano” i 500 mila euro previsti nel 2021 per ognuna delle sei municipalità, fondi mai spesi nonostante siano stati presentati gli appositi progetti alla Direzione Manutenzioni, e si trattava di interventi su marciapiedi, strade, guardrail, opere in ferro e caditoie. Così come sul fronte rifiuti, oltre ai centri di raccolta già previsti nel 2021 nelle vie Vagliasindi, Forcile, Montenero e Biagio Pecorino, si aggiungono, per il 2022, quelli in via De La Salle, Ungaretti, Moncada, Tasso, Toledo e F. Eredia. Ci sono poi le attese “vie di fuga” da Strada Passo del Fico (nella foto), il cui progetto esecutivo sarà pronto a fine anno pena perdita dei fondi (Patto per Catania) e da viale Kennedy con via San Giuseppe La Rena, in prossimità dell'incrocio con via Santa Maria Goretti.

Nel 2023 è prevista la realizzazione del porto turistico alla diga foranea e nel 2024 il nuovo cimitero (100 milioni di euro in project financing con i privati che ne avrebbero la gestione) e, sempre nello stesso anno, l'ampliamento del cimitero di San Giovanni Galermo (6 milioni di euro), che però nei fatti (e nelle esigenze) potrebbe e dovrebbe essere già fattibile. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA