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Catania, in arrivo altre 190 telecamere: ma bisogna fare in fretta per non perdere il finanziamento

Si aggiungeranno  alle 213 già installate, attivate e controllate da remoto dalla centrale operativa della polizia locale in piazza Spedini.

Di Redazione |

Incidenza della criminalità: elevatissima. Il “primato” che Catania detiene è stato confermato anche dal Ministero degli Interni, per la precisione nella scheda dei progetti di “videosorveglianza urbana ” ammessi e finanziati nell'ambito del bando chiuso lo scorso mese di ottobre. La graduatoria, stilata anche in base all'indice di delittuosità e ai fenomeni di criminalità diffusa registrati nelle aree urbane interessate, è stata resa nota la scorsa settimana: su 2.078 progetti presentati da tutta Italia ne sono stati ammessi 416, 19 nell'isola -a Catania, Palermo, Siracusa, Agrigento, Messina e Trapani – il più “sostanzioso” dei quali riguarda la città etnea, per un importo complessivo di 450.000 euro. In provincia sono stati ammessi anche i progetti presentati dai Comuni di Piedimonte etneo e Milo.

I tempi sono strettissimi: entro metà maggio infatti dovrà essere siglata la determina a contrarre e i progetti dovranno essere resi esecutivi entro metà agosto, in caso contrario il rischio è la perdita del finanziamento ottenuto.

In città si parla quindi di ulteriori 190 telecamere, da aggiungere alle 213 già installate, attivate e controllate da remoto dalla centrale operativa della polizia locale in piazza Spedini. «Telecamere (quelle già installate) che contiamo di rendere pienamente operative entro un mese, un mese e mezzo massimo. Con l'ulteriore finanziamento ministeriale – assicura Andrea Barresi, assessore alla polizia locale – andremo a “coprire” la videosorveglianza in tutta la città, stiamo aspettando solo le firme per collegarle, più veloce di così non potevamo andare. In città c'è già attiva la zona a traffico limitato videocontrollata a San Giovanni Li Cuti, a brevissimo incontrerò il presidente di Amts Giacomo Bellavia per definire tempi e modi della copertura dei varchi della Ztl in città».

I nuovi “occhi sulla città” sono riconoscibili, perché utilizzano telecamere “Speed Dome” di altissimo livello, con vista a 360 gradi e zoom estremamente potenti. «Ci sono stati due furti di telecamere, già sostituite, a San Berillo vecchio – rilevano dalla Direzione urbanistica del Comune – ma il piano di videosorveglianza va comunque avanti, le telecamere sono già attive e le stiamo collaudando. Anche se non c'è ancora il controllo integrato con polizia, carabinieri e guardia di finanza, auspichiamo si firmi a breve il protocollo d'intesa per la “data room” unica».ù

A tal proposito è attesa per giovedì o venerdì la prossima riunione del Comitato ordine pubblico e sicurezza in Prefettura, ritenuta urgente anche perché l'escalation dei fenomeni di violenza e inciviltà in città sembra ormai giunto a un punto di non ritorno. Si va dall'abbandono indiscriminato di spazzatura all'invasione di motorini, ma anche macchine, in zone pedonali o Ztl, dai fuochi d'artificio non autorizzati fino a episodi di vandalismo e furti di notte a danno di mezzi posteggiati, dalle infrazioni del codice della strada.

Fino all'ultimo episodio al Lungomare, lo spintone dato al ragazzino in monopattino da suoi coetanei a bordo di uno scooter sulla pista ciclabile al lungomare, ripreso e postato sui social, che rappresenta solo la punta dell'iceberg dell'inciviltà imperante in città, denunciata da tempo negli articoli di cronaca e sulla “mala movida”, ma anche dagli stessi cittadini nella rubrica “Lo dico a La Sicilia” e infine nelle ultime sedute del consiglio comunale. 

Le telecamere già installate – e ce ne sono in zona stazione, Villa Bellini, Duomo e pescheria, zona Garibaldi centro, ma anche Cimitero, viale Kennedy, parco Gioeni, aeroporto, piscine di Nesima e Fiera, solo per citarne alcune – non appena operative serviranno a ricostruire, in tempo reale, la dinamica di furti e atti vandalici, facilitare il pronto intervento della polizia locale e delle forze dell'ordine in supporto, rilevare situazioni di pericolo per la sicurezza pubblica. Proprio al lungomare da piazza Europa a piazza Nettuno (o del Tricolore) ne abbiamo contate nove nuovissime, mentre una era già in funzione all'incrocio con piazza Nettuno e collegata con tutte le forze dell'ordine, mentre nel tratto fino ad Ognina non ce n'è nemmeno una. Ancora per poco, dunque.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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