Catania
S. Giorgio e Librino al “setaccio” dopo agguato: arresti e denunce
Catania – Controlli di polizia in viale Grimaldi nel quartiere catanese di San Giorgio, con un’attività rafforzata dopo il doppio agguato avvenuto nel quartiere sabato 8 agosto.
Nel viale sono stati notati diversi spacciatori che in tenuta balneare sono rimasti ore e ore vendendo droghe pesanti e leggere. Gli agenti di Polizia hanno fermato quattro assuntori e, fatto di rilievo, in un caso, un soggetto a bordo di autovettura, dopo aver acquistato la droga e al fine di sottrarsi al controllo di polizia, durante le operazioni di fermo, con una mossa fulminea ha provato a speronare l’autovettura dei poliziotti e, solo dopo una breve fuga ed essersi disfatto della sostanza stupefacente, è stato bloccato e indagato in stato di libertà per il reato di resistenza a pubblico ufficiale; un altro acquirente di crack, al momento dell’acquisto ha parcheggiato la propria autovettura esponendo un pass per disabili rilasciato dal Comune di Catania intestato al nonno defunto, per tale motivo si è proceduto all’immediato ritiro/sequestro della droga, della patente, del titolo in argomento e, ancora, si procederà a sequestrargli il veicolo privo di assicurazione.
I poliziotti, appurata la fiorente attività di spaccio, sono quindi intervenuti per mettere fine all’illecità attività e per arrestare alcuni dei soggetti coinvolti. In manette è finito Paolo Pulvirenti, 37 anni, con precedenti penali specifici e già indagato per spaccio nei giorni scorsi; un suo complice è riuscito a fuggire chiudendosi dentro un deposito-garage e, tramite un ingegnoso stratagemma, un foro di 40 cm nel muro che porta sul retro dello stabile, è riuscito a dileguarsi attraversando viadotti con spazzatura e residui di fogna.
All’interno del deposito, aperto con l’aiuto dei Vigili del Fuoco, sono stati rinvenuti 97 involucri contenenti sostanza stupefacente: la sostanza e l’immobile, considerato luogo di spaccio di droga, sono stati sequestrati penalmente.
Un ulteriore controllo in Viale Grimaldi ha consentito di trovare all’interno di un’abitazione adibita a luogo di spaccio, anche in questo caso aperta con l’aiuto dei Vigili del Fuoco, sostanze stupefacenti tipo cocaina e marjuana, bilancini, una mazza, materiale da confezionamento e sostanze varie per miscelare la droga; nei pressi dell’abitazione, ben nascosta in una terrazza condominiale, è stata rinvenuta anche una macchina professionale contasoldi, il tutto sottoposto a sequestro penale; individuata la proprietaria dell’immobile, L.V., 35 anni, che è deferita in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio.
Ulteriori attività di polizia sono state effettuate in Viale Nitta e hanno consentito di indagare in stato di libertà due soggetti, S.A. (classe 1994) e P.A. (classe 1979), uno dei quali sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, ritenuti responsabili del reato di detenzione di sostanze stupefacenti in concorso ai fini dello spaccio; fatto di rilievo è che all’arrivo dei poliziotti, uno dei due malviventi, indagato anche per resistenza a pubblico ufficiale, si è barricato dentro un’abitazione disabitata al fine di disfarsi dell’ingente quantitativo di droga. Una volta entrati dentro con l’aiuto dei Vigili del fuoco che hanno dovuto tagliare la porta blindata, l’uomo, pregiudicato, è stato bloccato; negli scarichi del bagno, in particolare nelle tubature aperte appositamente, sono state trovate molteplici confezioni di droga che avevano otturato il water, anche in questo caso si è proceduto al sequestro penale della sostanza e del denaro in contante.
La perquisizione, con l aiuto dell’unità cinofila, è stata estesa nelle parti comuni dell’intero stabile e, a tal riguardo, in molteplici spazi condominiali, e sulla pubblica via di fronte detto edificio, si è proceduto al sequestro penale di molteplici involucri di droghe pesanti e leggere, inclusa cocaina e, ancora, n. 4 cartucce per caricamento fucile esplose, sul posto è intervenuta anche la polizia scientifica.
Ancora, nello stesso stabile, è stato scoperto un muratore in nero che, a fronte del denaro ricavato da quest’attività non dichiarata all’Inps, percepiva il reddito di cittadinanza; anche lui è stato segnalato alle autorità competenti. Un altro soggetto è stato indagato in stato di libertà per il reato di violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro disposto dall’autorità amministrativa e, infine, su disposizione dell’autorità giudiziaria, un pluripregiudicato in atto sottoposto agli arresti domiciliari, è stato sottoposto alla misura della detenzione domiciliare per una pena complessiva di anni 3, mesi 9 e giorni 9 per reati contro il patrimonio, tra cui numerosi furti aggravati.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA