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Il primario del Cannizzaro di Catania: «Ho il reparto covid pieno e sono tutti non vaccinati»

Sandro Distefano, guida la Pneumologia Covid della struttura ospedaliera etnea: «Ho rivisto polmoniti bilaterali gravissime»

Di Giuseppe Bonaccorsi |

Dottore Distefano. Due settimane fa lei ha lanciato l’allarme su una recrudescenza di casi. E’ sempre della stessa opinione? Andiamo incontro a un autunno caldissimo? «La situazione – spiega Sandro Distefano, primario della Pneumologia Covid del Cannizzaro- è già caldissima adesso. E ancora non siamo neanche a fine agosto. Nel reparto non ho più alcun posto. Sono pieno. E lo stesso sta accendendo anche ai miei colleghi del Cannizzaro. Il primario Iacobello ha soltanto pochi letti ancora liberi. E lo stesso sta avvenendo negli altri ospedali».

L’assessore Razza pochi giorni fa ha detto che si sta provvedendo ad ampliare i posti disponibili… «So che le varie direzioni generali degli ospedali si stanno attrezzando. E così per l terzo inverno ci ritroveremo con una sanità che dovrà ridurre nuovamente l’assistenza a malattie tradizionali per lasciare il posto nuovamente ai malati Covid. Davvero assurdo. Per fortuna sino a questo momento noi alla Pneumologia ci stiamo difendendo con la telemedicina che sta funzionando benissimo. Tra sabato e lunedì scorsi abbiamo dimesso e rimandato a casa sei pazienti Covid che stiamo seguendo da casa. Purtroppo nel volgere di un giorno mi sono arrivati altri sei malati e il reparto è al completo».

Allora le vede davvero nera… «Nerissima. Ed è tutta colpa dei non vaccinati. E’ inutile negarlo. Io in reparto ho soltanto persone non vaccinate. Ma soprattutto ho pazienti tutti gravi con polmoniti molto severe, tanto che spesso dobbiamo ricoverare persone in rianimazione . E a Catania ormai scarseggiano i posti nelle terapie intensive». 

Lei sostiene che la variante Delta è più aggressiva? «Non ho certezza scientifica per dirlo. Ma vedo i malati e più di un sospetto ce l’ho visto che mi ritrovo davanti a polmoniti molto ma molto brutte. anche più di prima. Finora, anche nei periodi più bui della pandemia non mi ero mai ritrovato con una tale percentuale di malati gravi e non credo sia una coincidenza. Inoltre prima i malati più seri erano quelli anziani. Oggi abbiamo nei reparti anche quarantenni e cinquantenni tutti appesi a un filo e tutti prossimi ad essere trasferiti in rianimazione. Al momento tra i pazienti più giovani ho un 41enne e una coppia, lei del ‘59 e lui del ‘54, entrambi messi molto male. Tutti hanno polmoniti bilaterali, con polmoni ormai fortemente aggrediti e bruciati dal virus. Questa è gente che probabilmente se in pochi giorni non risponderà alle cure sarà intubata e alla fine possibilmente morirà».

Ma voi medici davanti a così tante persone non vaccinate cosa rispondete? «Che si tratta di persone che hanno messo a rischio la propria vita come degli stupidi. Dico che arrivare a tutto ciò per noi medici significa rasentare l’imbecillità. Il virus ammazza ed è, ad esempio, quello che ha fatto pochi giorni fa con un 85enne non vaccinata. Ed è quello che sta facendo anche in questi giorni. E purtroppo non sappiamo cosa accadrà in autunno».

 Avete in reparto pazienti vaccinati? «No, al momento no. Ma non mi preoccupano i vaccinati che, anche se finiscono in ospedale, superano la malattia in pochissimi giorni. Il dramma è per chi non è immunizzato e sviluppa una malattia che è ancora più grave di prima».

I vaccinati cosa devono temere? «Al momento direi quasi nulla. Il vaccino funziona e chi si è immunizzato può stare relativamente tranquillo. Eccome! E la dimostrazione arriva proprio dai nostri reparti dove i malati sono tutti no vax e di quei pochi vaccinati che abbiamo ricoverato nessuno è finito in rianimazione e tutti, alla fine, sono stati dimessi».

Secondo voi medici come possiamo superare questa nuova emergenza? «Rendendo obbligatori i vaccini. Non si capisce come mai in passato i vaccini contro la poliomielite o il vaiolo vennero imposti e questo no. Se oggi avessimo avuto una percentuale di vaccinati alta a quest’ora il virus avrebbe avuto vita dura. Invece i troppi non vaccinati continueranno a far circolare il virus. Con rischio che non oso pensare…»COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA