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Regole per il Natale, in attesa delle FAQ ecco cosa è chiaro e cosa no

Di Domenico Palesse |

ROMA – Il governo non ha ancora aggiornato le FAQ (Frequently asked questions), ovvero le domande frequenti sulle misure adottate dall’esecutivo in vista di Natale e Capodanno. Si legge infatti ancora sul sito del governo «pagina in corso di aggiornamento a seguito dell’approvazione del “Decreto Natale” del 18 dicembre 2020». 

Eppure oltre il 70% dei cittadini italiani ha dichiarato di non aver compreso le regole che entreranno in vigore durante le festività natalizie. Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza fra quello che certamente si può fare e ciò che non si può. 

Il decreto ha fissato i paletti entro i quali ci si potrà muovere dal 24 dicembre fino al 6 gennaio, proprio nei giorni considerati più a rischio per assembramenti e aggregazioni fuori controllo.

Ma che l’Italia sia arancione (nei giorni 28,29,30 dicembre e 4 gennaio) o rossa (nei giorni 24,25,26,27,31 dicembre e 1,2,3,5,6 gennaio) saranno comunque concessi spostamenti all’interno della propria regione.

Si potranno raggiungere case private, però, solo in due o con minori di 14 anni e una sola volta al giorno. Concessa anche la presenza di persone disabili e «non autosufficienti conviventi». Per spostarsi, inoltre, bisognerà munirsi della nuova autocertificazione, praticamente identica a quella che accompagnava il Dpcm del 3 dicembre, salvo l’esclusione nel testo della Regione in cui ci si sta dirigendo perché proibito dalla nuova norma. Confermate le sanzioni per eventuali violazioni, che potranno essere contestate anche nei giorni successivi al controllo.

Gli spostamenti sono, ovviamente, concessi anche per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o salute. Nei giorni considerati arancioni chi risiede in un comune con meno di 5.000 abitanti potrà spostarsi anche nei comuni vicini, entro un raggio di 30 chilometri. Una norma, però, per la quale sono previste le stesse deroghe spiegate nel decreto, ossia spostarsi all’interno della propria regione per andare a trovare parenti o amici una volta al giorno.

Il nuovo provvedimento messo a punto da palazzo Chigi, dunque, si rivela molto meno stringente di quanto paventato alla vigilia, seppur confermando il coprifuoco dalle 22 alle 5, esteso alle 7 il primo gennaio. A risentirne maggiormente, saranno bar e ristoranti che resteranno chiusi dal 24 dicembre al 6 gennaio, con la possibilità di tenere aperto il servizio a domicilio o l’asporto.

Durante l’intero periodo delle feste, poi, sarà consentito sempre poter raggiungere le seconde case, solo però se sono all’interno della regione di residenza, come ha spiegato oggi Palazzo Chigi. E sono stati in molti ad aver già raggiunto alcune delle  principali mete delle vacanze invernali. Diversi turisti hanno fatto il loro ingresso negli alberghi e contemporaneamente tante persone hanno deciso di aprire le seconde abitazioni.

Fra oggi e domani sono intanto attese  le ormai «tradizionali» Faq che accompagnano i decreti del governo, per avere avere maggiore chiarezza, anche in relazione alle numerose ordinanze regionali e comunali che in questi giorni si stanno rincorrendo un po’ in tutta Italia. 

In molti hanno sollecitato al Governo le Faq, in particolare per quanto riguarda i giorni in cui è possibile spostarsi fuori dal proprio Comune verso le “seconde case” e i giorni nei quali è consentito spostarsi fuori del Comune che ha meno di 5 mila abitanti. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA