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Catania, mons. Gristina apre la Porta Santa

Catania, mons. Gristina apre la Porta Santa Folla di fedeli commossa in Cattedrale

Lungo corteo dalla Collegiata al Duomo per assistere al rito FOTO

Di Rossella Jannello |

CATANIA – La fede, la sensazione di assistere a un momento «storico» e forse unico, la voglia di esserci, dimenticando per un attimo la frenesia dello shopping natalizio a favore di riflessioni più profonde. Per tutto questo questa sera fra la Collegiata e piazza Duomo erano tantissimi coloro che erano venuti ad assistere al rito di apertura della Porta Santa in Cattedrale, grazie a Papa Francesco che ha voluto che la Misericordia – il tema di questo Anno Santo straordinario – passasse da tanti, tantissimi usci. Composta, la folla ha atteso con pazienza e curiosità le varie fasi della celebrazione.    

Dapprima, alla Collegiata, l’avvio del rito eucaristico con la lettura del Vangelo di Luca sul «Buon Pastore» e la lettura di una parte della bolla «Misericordiae Vultus» di indizione del Giubileo straordinario. Poi l’avvio del corteo, aperto con l’effige bizantina di Maria Santissima dell’Elemosina (che è il titolo della Collegiata) seguita da prelati, diaconi e seminaristi e chiusa dall’arcivescovo mons. Salvatore Gristina.    

Il lento corteo è infine giunto in Cattedrale dove le varie componenti hanno preso posto a cerchio attorno al vescovo che ha infine pronunciato la formula che abbiamo già sentito ripetere per tre volte al Pontefice: «Aprite le porte della Giustizia, così renderemo grazie al Signore». Uno scampanio e un grandissimo applauso scandiscono il momento in cui le due ante della grande portone si schiudono (FOTO). Un momento che – confesserà poi mons. Gristina nel corso dell’omelia – «ha commosso anche me. Ho partecipato ad altri Giubilei, ma ora ho potuto aprire la porta per noi». «E’ questa la porta del Signore – ha aggiunto il presule passando attraverso l’apertura – entriamo per ottenere misericordia e perdono».    

Il corteo, ricomposto, ha poi raggiunto l’altare maggiore mentre fuori dalla Cattedrale la massa dei fedeli premeva per entrare nel tempio che non è riuscito a contenere tutti, E stato lo stesso arcivescovo, tuttavia, prima di cominciare, a compiere un lungo giro per aspergere con l’acqua santa tutti i presenti.    

E a loro – dopo le sacre letture – è andato il primo pensiero di mons. Gristina nell’omelia seguita al Vangelo di Giovanni. «Saluti a chi non riesce a trovare posto – ha detto l’arcivescovo – e sono veramente tanti. Ma la Misericordia arriva per tutti». Poi un lungo passo dedicato alle scritture – del profeta ebraico Sofonia, di San Paolo in una lettera ai Filippesi e, appunto da Giovanni – accomunate dal tema della gioia.

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