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GLI INTERROGATORI

Inchiesta Pandora, dal Gip il sindaco Santi Rando si avvale della facoltà di non rispondere ma annuncia: «Mi dimetto»

Il primo cittadino di Tremestieri Etneo durante dichiarazione spontanee ha anche negato di aver mai chiesto l'appoggio elettorale della mafia

Di Laura Distefano |

Si sono appena conclusi gli interrogatori di garanzia del sindaco di Tremestieri Etneo Santi Rando e di Piero Cosentino, finiti ieri in carcere nel blitz Pandora per l’accusa di voto di scambio politico mafioso. Il sindaco, difeso da Tommaso Tamburino, si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha fatto lunghe dichiarazioni spontanee. “Ha negato – argomenta il difensore – di avere mai richiesto a malavitosi appoggi elettorali nel 2015. Ha comunicato al giudice – aggiunge Tamburino – che nei prossimi giorni provvederà a dimettersi dalla carica di sindaco, per poter con maggiore serenità difendersi dalle accuse che gli vengono mosse, certo di chiarire con i magistrati la propria posizione”. Il prefetto di Catania ieri lo aveva sospeso dall’incarico, assieme al consigliere comunale Mario Ronsisvalle, che è agli arresti domiciliari.

Il secondo interrogatorio

Ha scelto di non rispondere anche Pietro Alfio Cosentino, ritenuto il referente del clan Santapaola-Ercolano a Tremestieri Etneo che si sarebbe «adoperato per garantire il rispetto di precisi accordi elettorali propedeutici all’elezione» del primo cittadino. Anche Cosentino però ha voluto chiarire la sua posizione “evidenziando – dice la difesa – che le accuse sono infondate. Le sue campagne elettorali sono state sempre pulite e lontane da certe logiche”, ha concluso l’avvocato difensore Giovanni Avila annunciando il ricorso al Riesame.

Nelle prossime ore e nei prossimi giorni si svolgeranno gli interrogatori degli altri 9 indagati sottoposti ai domiciliari o destinatari di misure interdittive. Luca Sammartino sarà sentito dal gip domani mattina.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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